Corsaro: “Su viale Garibaldi togliamo 94 posti auto e ne realizzeremo, nelle vicinanze, altri 94”

“Toglieremo 94 posti auto in viale Garibaldi e ne realizzeremo altrettanti, contestualmente, sia nei pressi della stazione, per recuperare quelli in fondo al viale verso piazza Roma,  sia in vie più a ridosso del centro storico, e poi in piazza Pajetta e verso corso San Martino dove adesso c’è il mercato. Assurdo quindi sostenere che si dovrà percorrere un chilometro per recuperare la macchina dal centro cittadino. Per quanto riguarda i 63 posti auto che scompariranno da piazza del Municipio, ne abbiamo già trovati cinquanta sostitutivi in piazza Mazzini e ne stiamo valutando altri. Per quelli che non ci saranno più in piazza Alciati c’è già una soluzione. Oggi pomeriggio andrò a valutare altre alternative e lunedì ci sarà una riunione tecnica, dopodiché potremo fornire ulteriori ragguagli. Abbiamo approvato un progetto che migliorerà la vita ai vercellesi per il quale abbiamo ottenuto 11 milioni di finanziamento dal Pnrr. Se l’alternativa che ci viene proposta è quella di restituire gli 11 milioni non facendo più niente, io non sarò il sindaco  farà questa follia”.

E’ la risposta che, a stretto giro di posta, il sindaco invia al coordinatore provinciale di Forza Italia Antonio Prencipe e al capogruppo degli Azzurri Giorgio Malinverni: il primo ha criticato esplicitamente il famoso piano-Kipar, il secondo ha protocollato un ordine del giorno che rimette in discussione tutto il progetto.

Il sindaco invece lo difende a spada tratta e spiega come, “da mesi”, l’amministrazione si stia muovendo per cercare soluzioni alternative ai posti-auto che saranno cancellati nelle tre zone dove il piano-Kipar prevede molto più verde al posto dell’asfalto. Dice il sindaco: “Abbiamo esplorato tutte le strade, compresa quella indicata dall’ordine del giorno di Forza Italia di realizzare la ciclabile al centro dl viale. Ma la soluzione era non solo irrealizzabile, ma assurda: da sempre il Viale è il luogo deputato alla passeggiata dei vercellesi, che senso avrebbe avuto dare spazio ai ciclisti, togliendolo ai pedoni?  E con questa soluzione, dove avremmo sistemato i dehors dei bar? Poi, abbandonata questa strada, ci siamo impegnati a capire se avremmo potuto guadagnate più posti-auto dalla parte del bar Garibaldi, per intenderci, dove manterremo i parcheggi, ridisegnandoli a lisca di pesce, ma non c’era lo spazio per il passaggio delle auto: non  possiamo non tenere conto del Codice della strada. Così abbiamo optato per la pista ciclabile dalla parte, sempre per capirci, di casa Bona. E, dopo averlo deciso, ci siano messi al lavoro per trovare i parcheggi alternativi, ma da tempo, non adesso: nessuno ci venga a dire che l’abbiamo fatto perché sollecitati per le prese di posizione di questi giorni”.

Corsaro spiega di aver cercato innumerevoli soluzioni, comprese  quelle di ridurre la larghezza dei marciapiedi e di abbattere alcuni alberi. “Ma sarebbe stato assurdo – dice – tagliare piante quando invece ne vogliamo aggiungere sempre di più. In ogni caso, siamo riusciti a recuperare trentacinque parcheggi nelle vie attorno alla parte centrale del viale: Essendo le vie  Micca, Oldoni, Cerrone, sempre sature di auto, ci siamo rivolti dall’altra parte, all’interno della cerchia dei viali e lì siamo riusciti a recuperare nuovi spazi di sosta. Per quanto riguarda la parte del viale verso piazza Roma, ricaveremo subito 28 posti-auto nell’area a ridosso del Bar Autolinee dove c’era il distributore. In quella zona, successivamente, acquisita dall’Immobiliare Sella proprio per questi scopi, realizzeremo una vasta area di sosta da oltre duecento posti, spostando oltre la ferrovia, la stazione dei pullman, e costruiremo la nuova sede del Centro per l’impiego Inoltre  stiamo potenziando ulteriormente l’area parcheggi di via Birago, che supererà i trecento posti-auto a disposizione soprattutto dei pendolari”.

Conclude il sindaco: “Pensiamo di aver operato per il bene della città e respingiamo in toto le critiche immotivate, come  quella di non aver tenuto conto delle difficoltà di mantenere tutto il verde che andremo ad impiantare. Ma vi sembra possibile che la nostra amministrazione abbia operato questa scelta senza valutare il problema della manutenzione del verde? Come ho già avuto modo di dire, realizzeremo un pozzo proprio per questo scopo e il verde sarà curato nel migliore dei modi. Io capisco che qualcuno si diverta a contestare ogni cosa: durante l’audizione pubblica in quarta Commissione qualcuno ha addirittura sollevato la questione se, mettendo a dimora le nuove essenze arboree, abbiamo pensato o meno a chi soffre di allergie. Da non credere”.

Edm