È passata, nel consiglio comunale di ieri, con il voto della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, la delibera di adesione alla proposta di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti che permetterà, spostando al 2043 la scadenza dei mutui che il Comune ha ancora attivi, di liberare immediatamente risorse per un milione e 265mila euro utilizzabili già nell’anno in corso. Non solo. Il meccanismo economico permetterà anche, fino al 2035, di avere minori oneri per circa undici milioni di euro. Ciò però a fronte del fatto che, dal 2036 al 2043, vi saranno invece maggiori oneri a carico delle casse comunali per circa 18 milioni di euro.
“La rinegoziazione – ha spiegato, durante l’Assemblea comunale di ieri, l’Assessore al Bilancio, Luigi Michelini – è stata prevista dal Governo per consentire ai Comuni di far fronte alle spese collegate al Coronavirus e soprattutto alla conseguente crisi economica”.
I fondi, sicuramente ingenti, saranno però molto utili perché il Comune a breve dovrà fare i conti con le minori entrate derivanti da minor introiti per i servizi a domanda individuale, minor introiti per i parcheggi, minor introiti derivanti da tasse, imposte e addizionali comunali sospese (o che, in futuro potrebbero dare gettiti minori) tutto a causa dell’emergenza Coronavirus.
Il sindaco Corsaro ha spiegato che la decisione di portare questa delibera tecnica in aula di Consiglio deriva dal fatto che, in ogni caso, lo spostamento, andrà a condizionare le attività delle amministrazioni future, pure se tra diversi anni. Va ricordato che la possibilità di rinegoziare i mutui era offerta solo ai Comuni che avessero approvato il Bilancio, ma successivamente, con il Dpcm del 20 maggio, è stato deciso che l’atto poteva essere approvato anche in regime di esercizio provvisorio e che bastasse solo una delibera di Giunta. Ma il Comune di Vercelli, come detto, ha scelto in ogni caso la strada del Consiglio comunale.
Per le opposizioni, che non hanno votato contro all’atto, sarebbe opportuno convocare una Commissione Bilancio per decidere una strategia su come utilizzare le risorse liberate. Appare però abbastanza chiaro che tali fondi verranno “consumati” dai minori gettiti descritti per mantenere inalterati tutti i servizi i quali, invece, con un taglio alle entrate comunali sarebbero stati a rischio.





