Il colonnello Caminada: “I carabinieri di Vercelli scoprono il 35 per cento dei reati contro il 26,8 della media nazionale”

Il colonnello Emanuele Caminada, comandante provincia dell’Srma

All’antivigilia della 208a Festa dell’Arma, in programma domani, lunedì 6 giugno, con inizio alle 9,30, alla caserma “Ganu Gadu”, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Emanuele Caminada, e il comandante del Reparto Operativo, tenente colonnello Gian Carlo Carraro, hanno incontrato i giornalisti per un bilancio generale sull’attività compiuta dall’Arma in provincia negli ultimi tre anni, dal 31 maggio 2019 al 30 maggio 2022. Bilancio del tutto diverso da quello che di solito veniva illustrato anno dopo anno, perché il periodo in questione è stato fortemente condizionato dal Covid, che ha radicalmente cambiato le nostre abitudini, specie in tempo di lockdown e anche…i reati.

Prima di entrare nel merito dei singoli reati, vediamo però un dato generale molto interessante: l’Arma, secondo i dati forniti dai vertici della “Ganu Gadu”, ha perseguito il 68 per cento dei reati commessi in provincia, dato che tocca addirittura il 98 per cento se si esclude il capoluogo perché sul territorio le caserme dei carabinieri sono diffuse capillarmente a differenza dei presidi delle altre Forze dell’ordine. Di questi reati perseguiti (in crescita dell’8 per cento nel 2020/2021 rispetto al 2019/2020 e del 6,5 per cento nel 2021/2022 rispetto all’anno precedente), la percentuale di quelli scoperti è del 35 per cento, molto più alta di quella nazionale che è del 26,8.

Il colonnello Caminada ha osservato che i delitti più ricorrenti sono quelli contro il patrimonio (furti, truffe e danneggiamenti): oltre il 28 per cento. Per quanto riguarda i furti, ha aggiunto che nell’ultimo anno in provincia sono però calati dell’8 per cento e che la percentuale di quelli scoperti si aggira intorno all’11 per cento rispetto alla media nazionale che è del 6,9.

Passando alle frodi, si riscontra subito il dato più saliente di come il lockdown abbia cambiato la natura dei reati: l’enorme ricorso agli acquisti on line (la gente non poteva più uscire di casa, o usciva raramente e con mille precauzioni) ha provocato un innalzamento delle truffe informatiche addirittura del 36 per cento. Ma anche qui i carabinieri di Vercelli sono stati assai bravi perché hanno identificato e perseguito 179 truffatori, che assommano al 32 per cento dei reati scoperti contro il 16 per cento della media nazionale.

Ha detto il colonnello Caminada: “Questi risultati sono stati conseguiti da militari altamente specializzati dei Nuclei operativi delle Compagnie di Vercelli e Borgosesia e del Nucleo investigativo”.

Nel bilancio dell’Arma, si rivela una incoraggiante diminuzione di truffe ai danni di persone anziane, anche grazie alle campagne divulgative di sensibilizzazione, attuate in collaborazione con i Comuni, mentre per quanto attiene ai reati di violenza di genere, si prende atto che sono aumentate le denunce dei casi soprattutto da parte di vittime straniere, che in passato probabilmente mai si sarebbero rivolte alle forze dell’ordine.

Un’attenzione particolare è stata rivolta al disagio giovanile perché troppi giovani, oppressi dal lungo lockdown, hanno sfogato la tensione accumulata com danneggiamenti di varia natura che probabilmente non considerano reati, mentre lo sono. Per questa ragione, anziché semplicisticamente reprimere, i carabinieri hanno promosso conferenze sulla legalità in diverse scuole della provincia, affrontando argomenti cruciali come il cyberbullismo e il rispetto delle regole.

Il tenente colonnello Gian Carlo Carraro, comandante del Reparto Operativo

E’  toccato poi al tenente colonnello Carraro illustrare le più importanti operazioni compiute negli ultimi dodici mesi. L’ufficiale è partito da un’operazione antidroga chiamata “Togo Togo” che ha consentito di arrestare una coppia di stranieri (moglie e marito) nigeriani che spacciavano presso gli studenti: nel corso dell’operazione sono stati individuati e segnalati 12 clienti.

Il tenente colonnello Carraro ha poi parlato di un caso di violenza sessuale ripetuta compiuta da un sessantasettenne in un paese della nostra provincia ai danni di una bambina che all’epoca dei fatti (dal 2016 al 2018) aveva dai 7 ai 9 anni. Il pedofilo è stato arrestato.

C’è poi stato l’arresto, a Bianzè (e di questo fatto avevamo già parlato) di un uomo che nell’agosto del 20121, approfittando dell’assenza dei vicini di casa con cui litigava continuamente, aveva riempito la loro casa, attraverso una bombola, di gas. Solo per un caso, al rientro dei vicini, la casa non era saltata in aria perché le scampate vittime avevano avvertito un forte odore di gas prima di entrare e avvisato i vigili del fuoco. La cosa che non era ancora stata detta è che l’uomo, poi arrestato, era stato individuato da una telecamera, collocata da lui stesso controllare la propria abitazione, che lo aveva ripreso mentre, coin una carriola, stava trasportando la bombola di gas verso la casa dei vicini.

Poi, nel luglio dei 2012 – e anche questo fatto era noto – c’era stato l’arresto del piromane di Trino – un trentatreenne di Vercelli – preso sul fatto al dodicesimo incendio doloso: quello del telone di un autocarro. Un’operazione davvero brillante, visto che il piromane aveva cercato di agire sempre con molta accortezza per non essere scoperto.

Infine, la maxi indagine, scattata per merito della stazione dei carabinieri di Ronsecco, con accertamenti che erano partiti da Casale Monferrato e che avevano portato all’identificazione e alla denuncia  di due rumeni, che avevano cercato di attivare delle schede poste-pay in ufficio postale lontano dalla loro residenza per conseguire illecitamente il reddito di cittadinanza. Partendo da quell’accertamento, i carabinieri del Nucleo Investigativo  hanno scoperto che nella nostra provincia, su circa tremila persone che hanno conseguito il reddito di cittadinanza, ben 283 (poco meno del dieci per cento) l’hanno ottenuto illecitamente: si tratta in larga parte di stranieri che l’hanno avuto pur essendo in Italia da assai meno di dieci anni di cui parla la legge. “Hanno potuto farlo – ha detto – anche grazie alla complicità di due tabaccai che si prestavano alla truffa in cambio di una quota del reddito di cittadinanza che andava dal 5 al 7 per cento”.

Le schede poste pay prevedono infatti che solo una percentuale minore del reddito di cittadinanza venga utilizzata in forma di contante, piuttosto invece che scaricando dalla carta le spese certificate. I tabaccai distribuivano invece contanti trattenendo ora il 5 ora il 7 per cento. Sono stati denunciati pure loro.

Tutte queste cose saranno riassunte lunedì alla Festa dell’Arma, quando il Comando distribuirà gli encomi ai carabinieri che si sono distinti nelle varie operazioni anti crimine. Un anticipo della Festa è previsto oggi in piazza Cavour, nel pomeriggio parallelamente alla Giornata dello Sport organizzata dal Coni: in una parte della piazza, i carabinieri mostreranno ai cittadini le loro nuove Moto Ducati e la lo nuova Giulia Alfa Romeo e intratterranno i visitatori da un gazebo.

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3 Commenti

  1. Sembra proprio he a Vercelli i CC siano non solo più efficienti della media nazionale, ma, direi, “spropositatamente” più efficienti. A seconda dei dati, la differenza va dal +33% al +100%. “Incredibile”! Certo, i numeri vanno inquadrati nel contesto, confrontati capillarmente, analizzati… é alla fine magari non avremo cavato il ragno da un buco. Non daremo una risposta al quesito: perché?
    Faccio qualche congettura:
    1. È per un fatto di “tradizione”
    2. é perché, ogni qual volta, in giro per la penisola, emerge del personale ottimo, il suo superiore (in conseguenza del punto 1.) vien ad esclamare: “mandiamolo a Vercelli” !
    3. È per “il clima”, sono “le risaie”.

  2. ..
    Vi sarebbe poi una ulteriore supposizione. Vercelli é (idealmente) la Patria di Eusebio. Il primo di tutti i Vescovi. La nostra città, recita un antico adagio, di tre cose è piena: di campane, di torri, ecc. ecc.. Nel caso che qui interessa, c’è, dunque, pure una profonda, atavica religiosità trasfusa in azione repressiva della delinquenza. Per ringraziare, avrete notato, i vercellesi molte volte si recano a Roma, a Santiago, a Oropa, in Egitto (come fecero proprio i “genitori” dell’Emanuele.. in più, pensandoci bene, abbiamo nche Emanuello.. ) o in qualsiasi altro posto. Stavolta per mantenere vivida la Fede, é stato prescelto proprio il Colonnello Caminada che, al ritorno da Santiago, manco a dirlo, per miracoloso incanto diverrà Generale.

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