Coldiretti Vercelli Biella a Torino per la grande manifestazione davanti alla Regione

Diverse centinaia di agricoltori e allevatori della Coldiretti delle province di Vercelli e Biella hanno sfilato oggi a Torino, unendosi a quelli delle altre province piemontesi per “dire a gran voce “Bôgia”, muoviamoci: per l’agricoltura in Piemonte non c’è più tempo da perdere, serve un’altra velocità”.

 

Secondo Coldiretti erano in 20 mila stamattina a manifestare a Torino per chiedere alla Regione maggiore attenzione. Partiti da tutto il Piemonte, sono arrivati nel centro di Torino, tra piazza Vittorio Veneto, via Po e piazza Castello, per quella che è stata la più grande manifestazione mai organizzata negli ultimi anni, proprio nel cuore della città. “Quel cuore pulsante – si legge in una nota Colidretti -, tradizionalmente industriale, ma nel quale ora l’agricoltura riveste un ruolo fondamentale poiché 100 mila persone ogni giorno, con il loro lavoro nelle campagne e nelle zone montane, contribuiscono a rendere l’agroalimentare piemontese l’unico settore in crescita con il più 8% registrato nel 2018”.

 

 

 

Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli – Biella, era oggi sul palco della manifestazione in Piazza Castello davanti alla sede della Regione insieme al direttore Francesca Toscani, agli altri presidenti e direttori provinciali di Coldiretti, al presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo e al Delegato Confederale Bruno Rivarossa: “Abbiamo ricordato alla piazza e alla Regione che gli agricoltori hanno ogni giorno mille problemi e quali sono le priorità da affrontare”, spiega. “Dalla problematica della fauna selvatica, cinghiali in primis, che danneggiano le colture, ai lupi che stanno moltiplicandosi nelle nostre vallate; al tema della gestione delle risorse ancora rimaste dal Psr, il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, ricordando che si deve cercare di dare priorità ai giovani, visto che 1 su 3 risulta escluso dai finanziamenti, specialmente nelle nostre aziende di pianura che sono state svantaggiate nell’ultimo bando; dai tagli alla burocrazia inutile alla necessità di costringere le industrie e la grande distribuzione a retribuire in modo equo il lavoro degli agricoltori; dai controlli sulle importazioni alla trasparenza lungo le filiere; dal portare il cibo Made in Piemonte nelle mense scolastiche ed ospedaliere; al valorizzare i nostri allevamenti, fino all’urgenza di predisporre misure che possano consentire una più corretta gestione delle acque e degli alvei dei fiumi, per la salvaguardia dei territori. Poi c’è il nuovo Psr, con il quale possiamo davvero cambiare passo, facendo tutti uno sforzo, istituzioni in primis. Lo abbiamo detto nel titolo della manifestazione di oggi: muoviti Piemonte, il Piemonte deve muoversi con un’altra velocità. I nostri agricoltori difendono la biodiversità, presidiano territori altrimenti disabitati, riducendo il rischio del dissesto idrogeologico e gli effetti dei cambiamenti climatici, producono cibo sano, sicuro e controllato, ma per continuare a fare tutto ciò è necessario che la Regione si impegni concretamente”.

 

Conclude il presidente Dellarole: “Ringraziamo anche tutti i vercellesi e biellesi che sono venuti a manifestare e far sentire la voce dei nostri territori. Oggi sul palco con abbiamo avuto infatti anche la testimonianza di due nostri agricoltori: grazie a loro abbiamo raccontato le problematiche dei giovani e l’urgenza di mettere in sicurezza anche i nostri fiumi, come la Sesia, e l’ormai annoso problema dei danni della fauna selvatica ai nostri cereali, alle viti e alle nostre colture”.

 

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1 commento

  1. Le richieste sono precise e, oltre che nell’interesse della categoria, utili a tutti. Mentre la folta truppa si stava auto-inquadrando in piazza Vittorio qualcuno, fra i meno fiduciosi verso i Governi, si dev’essere distaccato.. per correre a chiedere l’intercessione della Gran Madre..

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