Caresana, solo un operatore risponde al gip

Hanno scelto il silenzio quattro dei cinque operatori di Villa Vittoria, a Caresana. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere agli interrogatori nell’inchiesta relativa alle presunte violenze sessuali su un’ospite 16enne della comunità. Violenze compiute da altri minori accolti nella struttura, ma secondo la procura di Vercelli conosciute dagli operatori che non sarebbero intervenuti.

Quattro donne e un uomo sono indagati per concorso omissivo di violenza sessuale di gruppo. Il gip ha disposto per loro il divieto temporaneo di esercitare qualunque attività a contatto con minori, sia a livello operativo sia in altre formazioni sociali.

Ieri sono comparsi davanti al giudice Claudio Passerini. Due operatrici e due coordinatrici si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Due di loro sono assistite dall’avvocato Sabrina Panagin che collabora con Fabrizio Mastro, una dall’avvocato Cosimo Migliore l’altra da dall’avvocato Alberto Balsano.

«Abbiamo scelto di non rispondere – hanno detto i legali -. Vogliamo leggere tutte le carte e poi replicare alle contestazioni». Mastro, rappresenta anche Elleuno, e ha presentato un’istanza per il dissequestro. Diversa la scelta del quinto indagato, l’unico uomo. Che, rappresentato da Fabrizio Michelatti, ha risposto al giudice. Il legale ha chiesto la sospensione della misura interdittiva nei confronti del cliente.

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