Gara sfortunata per Luca Demarchi e la Scuderia Ravetto & Ruberti all’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, dove nel weekend appena trascorso, è andata in scena la penultima prova del Campionato Italiano GT serie Endurance.
«La prima parte è stata perfetta – racconta Demarchi – Non ho forzato, né surriscaldato troppo le gomme, visto che in una gara di durata bisogna stare molto attenti ai consumi e sono riuscito a mantenere un ottimo passo guadagnando secondi preziosi su chi era dietro. Nel pit stop ho lasciato la vettura a Barbolini. Purtroppo dopo tre giri gli è esplosa la posteriore sinistra, è andato in testacoda ed è finito sulla ghiaia. Nel tentare di riprendere con il motore acceso c’è stato un principio di incendio che ci ha costretti al ritiro».
Il rammarico è tanto perché nei giorni precedenti Demarchi aveva dimostrato un’ottima gestione della Ferrari 488. Nelle Prove Libere 1 e 2 l’equipaggio aveva ottenuto il secondo tempo e il primo nelle Libere 3. Nelle Qualifiche lui, Risitano e Barbolini partivano dalla pole grazie alla sommatoria dei due tempi.
In Gara Demarchi è partito superando alcune GT3 in modo da mettere qualche vettura in mezzo per tenere lontani i suoi diretti avversari di GT Cup. Nel suo stint non ha avuto problemi, controllando la corsa e guadagnando sugli altri dato che l’obiettivo era mantenere la testa della classifica generale.
«È stata una bella mazzata – prosegue il pilota – perché per il campionato dovremo giocarci il tutto per tutto a Monza nell’ultima prova. Potevamo dare la zampata decisiva, ma purtroppo per noi è andata così. Ora teniamo duro e guardiamo con fiducia alle gare che ci restano. Faremo di tutto per portare a casa il titolo».
Il prossimo impegno per Luca Demarchi nel Campionato Italiano è dall’8 al 10 ottobre al Mugello per l’ultima prova Sprint: anche in quel caso è in palio la vittoria assoluta dato che S.R.&R. guida la graduatoria in coabitazione con l’altra Ferrari di Easy Race. Per quanto riguarda la serie Endurance, come detto, si chiude a Monza (29-30 ottobre).






Contro la sfortuna il valore del nostro pilota non vale .. confidiamo che la prossima volta, se proprio dovrà succedere di nuovo, non capiti a noi …
«La prima parte è stata perfetta ….. Nel pit stop ho lasciato la vettura a Barbolini. Purtroppo dopo tre giri gli è esplosa la posteriore sinistra, è andato in testacoda ed è finito sulla ghiaia. Nel tentare di riprendere con il motore acceso c’è stato un principio di incendio che ci ha costretti al ritiro».