Bodo Corona, trionfatore alla Sahara Racing Cup: “Orgogliosi di quello che abbiamo fatto. L’Africa non si può scordare…”

Edoardo Bodo Corona con il sindaco Corsaro

Si è conclusa con un vero e proprio trionfo, l’avventura africana del pilota vercellese Edoardo Bodo Corona che, alla prima partecipazione, ha domato le dune di sabbia della “Sahara Racing Cup 2021”, corsa che ha disputato in Tunisia.

Una gara atipica, riservata a vetture Fiat Panda prima serie, fuori dagli schemi canonici dove, oltre a mettere le proprie ruote davanti a quelle degli altri, i piloti dovevano saper destreggiarsi anche seguendo determinati parametri relativi a orientamento, regolarità e affidabilità. Bodo Corona, assieme al compagno Andrea Zambuto, ha saputo combinare tutti questi aspetti meglio della folta e agguerrita concorrenza, risultando il migliore dopo le sei tappe in cui era articolata la gara.

Per celebrare la grande vittoria del pilota vercellese, l’Amministrazione comunale con il Sindaco Andrea Corsaro e l’assessore allo sport Domenico Sabatino, ha disposto dal primo pomeriggio di oggi fino a domenica, l’esposizione in piazza Cavour della Panda 4×4 del 1987 che ha viaggiato per sei giorni nel deserto, domandone le insidiose sabbie.

“L’obiettivo iniziale della nostra spedizione – spiega Bodo Corona, che abbiamo incontrato oggi in piazza Cavour – era quello di portare a termine la gara e tornare in Italia sulle nostre ruote e non con quelle del carro attrezzi, anche se eravamo consapevoli di aver preparato al meglio questa spedizione. Siamo due piloti che hanno affrontato per la prima volta in assoluto una prova di questo tipo: io forse sono stato leggermente avvantaggiato in partenza, disputando abitualmente gare di regolarità su auto d’epoca mentre il mio compagno, che di solito corre in pista, ha dovuto forse faticare un tantino di più a calarsi nell’ottica d’idee necessaria in questo tipo di competizioni. Abbiamo fatto molta teoria nei mesi precedenti, e in gara le nozioni apprese sono state abbastanza utili, anche se altre “malizie” le abbiamo scoperte sul campo di gara. Anche la vettura era attrezzata di tutto punto: una delle mie grandi passioni è anche quella delle regate in barca a vela e in questa esperienza ho scoperto che tra il mare aperto e il deserto sconfinato, le affinità sono parecchie; l’esperienza nelle regate mi ha insegnato che, quando si tratta di sicurezza, nulla è mai troppo, per cui abbiamo riempito l’abitacolo del mezzo di attrezzatura doppia e tripla: tre bussole, tre gps, un navigatore cartografico, i-pad e ogni altro strumento indispensabile; nel caso qualche strumentazione si fosse guastata, non saremmo rimasti a piedi”.

Una gara preparata alla perfezione quindi e, considerato il risultato finale, condotta ancora meglio. “All’inizio – prosegue il pilota vercellese – abbiamo scelto di adottare una tattica abbastanza conservativa, cercando di fare il minor numero di errori possibile e non accumulare penalità per smarrimenti o rotture, osservavao anche come si comportavano gli equipaggi partiti forte sin dalla prima tappa; in questi primi tre giorni Andrea, abituato in pista a lottare contro il cronometro e poco abituato alla regolarità che richiede questo tipo di competizioni, ha avuto qualche problema, ma poi è stato bravissimo ad adattare il proprio stile di guida alla situazione. All’alba del quarto giorno, visto che ci trovavamo ben piazzati in classifica generale e in virtù del fatto che gli equipaggi che ci precedevano, causa rotture e penalità iniziavano a perdere terreno, abbiamo deciso di aprire il gas e attaccare; una scelta che al traguardo ha pagato. Siamo stati bravi anche a non danneggiare il mezzo: per precauzione avevamo portato con noi una buona scorta di ricambi, ma fortunatamente siamo stati costretti a ricorrere all’officina solo una sera, per due ore a causa di un danno che comunque non ha compromesso nulla”.

La cavalcata nel deserto di Bodo Corona e Zambuto, non è però stata tutta rose e fiori: sebbene alla fine il successo abbia loro arriso, i due piloti hanno dovuto affrontare momenti difficili. “Il primo – osserva Bodo Corona – si è verificato immediatamente dopo il trasferimento da Tunisi fino alla partenza, quando ci hanno fatto fare qualche ora di prova in mezzo alle dune, senza grossi punti di riferimento. Per un attimo ho pensato che sarebbe stato meglio tornarsene subito a casa, tutto sembrava troppo difficoltoso; invece, dopo lo smarrimento iniziale ci siamo fatti coraggio e, giorno dopo giorno, la nostra confidenza con il deserto è aumentata. Il secondo momento buio lo abbiamo vissuto nella prima occasione in cui ci siamo insabbiati: abbiamo scavato mezz’ora per liberare le ruote, per ritrovarci nella situazione di partenza. Poi, ragionandoci su abbiamo capito che era necessario comportarsi in maniera diversa e siamo riusciti ad affrontare le successive situazioni critiche, faticando molto meno”.

L’interrogativo ricorrente ora è: i due piloti, nel 2022 difenderanno il successo appena conquistato? “Per il momento, torneremo entrambi alla nostra tipologia di gare, sarebbe comunque bello provare a difendere il titolo – conclude Bodo Corona – ma sappiamo anche che, in questo tipo di competizioni è molto difficile riuscire a ripetersi. Quello che è certo, è che questa entusiasmante esperienza mi ha attaccato addosso un mezzo “mal d’Africa” che mai avrei pensato; un’idea per il futuro, potrebbe essere quella di partecipare alla Parigi-Dakar Classic, la versione riservata alle auto d’epoca. Sinceramente, un pensierino lo sto facendo…”.

 

Fabio Michelone

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2 Commenti

  1. Abbiamo già visto le immagini incredibili di questa fantastica unica manifestazione e della cavalcata dei nostri eroi! (non esagero).
    Ora che Edoardo Bodo Corona ci ha spiegato (con l’intervista) alcuni segreti e l’andamento delle varie tappe .. qualcosa in più possiamo capire anche noi, abituati alle pavimentazioni catramate o al massimo a quella di Piazza Cavour, godendoci meglio i brevi video:
    https://www.youtube.com/channel/UCF4JAfJ3803QfXSZaxGWzMw
    “L’interrogativo ricorrente ora è: i due piloti, nel 2022 difenderanno il successo appena conquistato?”
    A tal proposito .. si nota l’atteggiamento un po’ assente, spoetizzato .. o forse soltanto perplesso del Sindaco e dell’Assessore, i quali al contrario si sono sempre mostrati entusiasti già prima del risultato, offrendo anche la “sponsorizzazione” della Città. Che forse Bodo Corona abbia offerto loro un posto da secondo pilota per la prossima edizione?
    (1-CONTINUA)

  2. … oppure, dopo l’offerta per almeno un posto da navigatore alla prossima edizione della corsa, ciò che ha insospettito i nostri rappresentanti comunali è stato il contemporaneo transitare in piazza di alcuni rappresentanti dell’Opposizione che parevano molto incuriositi ed interessati .. ed il sovvenir di un vecchio ricordo .. un filmato riguardante il deserto che avevano visto alla tv in un Hotel di Sharm el Sheikh
    https://www.youtube.com/watch?v=-rvSFvqGAL0&t=8s
    (2-FINE)

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