Biella, ossa buttate nei rifiuti. Sequestrato il tempio crematorio, due arresti

Ossa e ceneri dei defunti gettati nelle scatole di cartone tra i rifiuti. Il tempio crematorio di Biella è stato messo sotto sequestro dai carabinieri della polizia giudiziaria della procura, che hanno anche fatto scattare le manette ai polsi di due persone, l’amministratore delegato della Socrebi e un dipendente,  su ordine del gip.

Lo scandalo delle cremazioni travolge Biella e gli investigatori puntano i riflettori sul modo in cui venivano trattate le salme da cremare nell’impianto gestito dalla Socrebi. I carabinieri  della polizia giudiziaria e del nucleo operativo hanno filmato il lavoro degli addetti al tempio e hanno  trovato  resti umani nascosti in scatoloni abbandonati nel cimitero. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Teresa Angela Camelio.

 

I risultati delle analisi di quei resti hanno svelato una realtà agghiaccinate: i corpi all’interno del forno venivano mischiati, per guadagnare tempo e, così, denaro. Poi alla famiglia venivano restituite ceneri di diversi defunti. Una volta, a quant pare, anche di un cane.

“Una lugubre catena di montaggio della morte’’ l’ha definita il procuratore. Con il forno che negli ultimi nove mesi ha cremato 15 corpi alla volta mentre tempistiche e modi permettevano di bruciarne al massimo la metà al giorno.

Un giro d’affari che ha portato ad incrementare i numeri del 441% rispetto al 2016.

 

Il tempio crematorio, che si trova all’interno del cimitero di Biella, è gestito dalla Socrebi, società dell’impresa di pompe funebri Ravetti. E’ stata quest’ultima, attraverso un project financing, a costruire struttura e impianto, del valore di circa due milioni di euro, in cambio della gestione per 27 anni.

 

“Il Comune valuterà quali azioni intraprendere all’esito delle indagini della magistratura nell’operato della quale c’è piena fiducia”. Così il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, ha commentato l’operazione dei carabinieri. “La cremazione è un servizio comunale affidato a una società privata che ha vinto regolare l’appalto per la progettazione, realizzazione e la successiva gestione del tempio – ha aggiunto il sindaco – dunque come amministrazione valuteremo le azioni da intraprendere”. Proprio la scorsa settimana è stata bocciata in consiglio comunale una mozione per l’ampliamento del forno a due linee.

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