Banca di Asti acquisisce il 100% di Biver. Alla Fondazione Crv un posto nel Cda del nuovo istituto “dei territori”

Da destra: Fernando Lombardi, Presidente Fondazione CR Vercelli; Mario Sacco, Presidente Fondazione CR Asti; Carlo Demartini, Amministratore Delegato Cassa di Risparmio di Asti; Franco Ferraris, Presidente Fondazione CR Biella.

 

Con una complessa operazione, che si potrebbe dire di “ingegneria finanziaria”, a pochi giorni dal Natale, la Banca di Asti ha completato il percorso di acquisizione di Biver Banca, la Banca di Biella e Vercelli che, in passato, aveva già preso il posto della vercellese Cassa di Risparmio di Vercelli. Si completa così un percorso virtuoso che porta alla nascita di quella che è stata definita, dai vertici della nuova realtà, una vera e propria “Banca dei Territori” la quale, valorizzando le peculiarità di ogni singolo istituto locale – che nel caso di Biver potrà anche mantenere la denominazione propria – farà della sinergia una forza motrice per accompagnare lo sviluppo del territorio piemontese compreso in queste importanti province. Una sinergia che trae la sua spinta dalla stretta rete che si potrà tessere tra queste province, tra le più attive anche economicamente della regione.

 

La data di oggi però è, dal punto di vista economico, molto importante per la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli anche per una seconda operazione andata in porto, sotto la regia del Presidente Nando Lombardi, che ha permesso, nell’ambito degli accordi necessari ad arrivare all’acquisizione da parte di Banca di Asti delle azioni Biver, di salire al possesso del 4% delle azioni della capofila, potendo esprimere così un componente nel nascituro Cda del nuovo gruppo interprovinciale. Un plus importante che getta basi solide sia per l’affermazione di un ruolo trainante di Fcrv nell’economia del territorio vercellese, in armonia con la nuova governance bancaria, sia per la prosecuzione della fondamentale funzione erogativa che ha permesso in questi anni alla Fondazione bicciolana di essere attore insostituibile del sostegno sociale e di sviluppo nel vercellese.

 

La nota ufficiale congiunta degli istituti bancari e Fondazioni che hanno compiuto l’operazione, diffusa nel pomeriggio di oggi 23 dicembre spiega:

Banca di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, rendono noto che in data odierna, in seguito all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, si è perfezionata l’acquisizione da parte di Banca di Asti delle residue azioni Biver Banca, raggiungendo così il 100% del capitale sociale di Biver Banca, mediante il conferimento in natura da parte delle stesse Fondazioni di n. 49.381.884 azioni ordinarie di Biver Banca, a liberazione dell’aumento di capitale di Banca di Asti deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 novembre u.s. in forza della delega attribuitagli in data 19 novembre u.s. dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti (l’“Operazione”). Come già reso noto con il comunicato del 29 novembre 2018, l’Operazione è volta ad un potenziamento dell’assetto del Gruppo grazie alla generazione di importanti sinergie di carattere industriale e ad una più ottimale allocazione del capitale. In particolare, l’Operazione si inquadra in una strategia di crescita dimensionale del Gruppo perseguita in coerenza con il radicamento e gli insediamenti operativi nei bacini tradizionali di attività, con attenzione allo sviluppo della rete commerciale nelle aree del nord Italia, fermo restando l’interesse del Gruppo a proseguire il sostegno dell’economia locale e la partecipazione a iniziative del territorio finora realizzate da Banca di Asti e da Biver Banca (con conservazione del marchio “Biver Banca”, anche nel caso di sua fusione in Banca di Asti), sempre nel rispetto dei principi di vigilanza e di selezione del credito nonché di tutela/valorizzazione delle risorse umane di Banca di Asti e di Biver Banca in un’ottica di Gruppo”.

Le cifre dell’operazione come detto sono molto importanti. Per comprendere basti pensare che ad acquisizione avvenuta il nuovo capitale sociale di Banca di Asti ammonta ad Euro 363.971.167,68 ed è rappresentato da n. 70.537.048 azioni. “Ai sensi dell’art. 2444 del codice civile, l’attestazione dell’avvenuta esecuzione dell’aumento di capitale sarà depositata per l’iscrizione del Registro delle Imprese di Asti nei termini di legge” aggiungono gli istituti di credito.

 

Capitolo Fondazioni

Come detto, nell’operazione molto importante è stata la regia della Fondazioni bancarie, oltre a quella di Vercelli anche quella di Asti e Biella.

“Nel contesto dell’Operazione, sono stati sottoscritti due accordi parasociali, uno tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, e l’altro tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli volti a consentire a Fondazione CR Biella e Fondazione CR Vercelli di nominare loro rappresentanti negli organi sociali della Banca, e in particolare 2 amministratori (tra cui il Vice Presidente) da parte di Fondazione CR Biella e 1 amministratore da parte di Fondazione CR Vercelli. In tale contesto, si prevede che, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari, l’Assemblea straordinaria di Banca di Asti sarà chiamata ad approvare talune modifiche statutarie volte a prevedere che il Vice-Presidente del consiglio di amministrazione sia estratto dalla seconda lista per numero di voti (con un minimo del 10%) e il meccanismo del c.d. “voto di lista” per la nomina dei componenti del collegio sindacale in modo da consentire alla seconda lista la nomina di 1 sindaco effettivo e di 1 sindaco supplente”.

 

I primi commenti

“Oggi nasce la Banca dei Territori, con una governance delle Fondazioni bancarie che da tempo collaborano tra loro e operano nell’interesse delle comunità locali, che porterà benefici per gli azionisti ma soprattutto per i risparmiatori e per gli imprenditori – ha detto Mario Sacco, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti –. Come azionista di maggioranza, desidero ringraziare Aldo Pia, Presidente di Banca di Asti, Carlo Demartini, Amministratore Delegato e tutto il Consiglio di Amministrazione per l’impegno che ha permesso di raggiungere questo grande risultato”.

“Un’operazione storica e un momento importantissimo per la Fondazione e per il Biellese – così commenta la chiusura dell’operazione Franco Ferraris Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella –. Insieme all’ingresso di Biella nel network delle città creative Unesco considero questo risultato come un ulteriore tassello per una Biella più aperta e integrata a livello nazionale e internazionale. Sono certo che con questo legame avvieremo un processo di crescita strategica che ci permetterà di realizzare nel modo migliore i tanti importanti progetti che ci aspettano per lo sviluppo del territorio. Una grande innovazione nel segno della tradizione che ha al centro la qualità di una Banca che ha ben salde le radici sul territorio, ma che sa innovare guardando al futuro. Da oggi la Fondazione potrà contare di più all’interno di un Gruppo importante sviluppando nuove sinergie e reti per lo sviluppo del Biellese.”

 

La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli sale al 4% di Banca di Asti

Come detto l’altra operazione importantissima per Vercelli compiuta oggi è stata l’acquisizione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli di ulteriori azioni Banca di Asti, pari al 0,25% del capitale sociale, detenute da Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, in esecuzione del contratto preliminare di compravendita del 29 novembre 2018 (come successivamente modificato), e di ulteriori azioni Banca di Asti, pari a circa l’1,57% del capitale sociale, detenute da Banco BPM S.p.A., in esecuzione del contratto preliminare di compravendita del 18 dicembre 2019.

Il Presidente della Fondazione Crv Fernando Lombardi

“Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli è il completamento di un lungo percorso ed è un passaggio di grande importanza perché entriamo nella compagine azionaria della capogruppo con una quota superiore al 4%” – afferma Fernando Lombardi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli – Questo impegno, che è un impegno anche economico, porterà ricadute positive sullo sviluppo del territorio: una scelta strategica approvata da tutti gli organi della Fondazione”.

“Un’operazione di grande interesse, fortemente voluta da noi, con ricadute positive per tutti i Soci e per i clienti serviti dalle nostre banche – ha detto infine Carlo Demartini, Amministratore Delegato di Cassa di Risparmio di Asti, esprimendo soddisfazione al termine dell’operazione -. Questa unione comporterà un ulteriore rafforzamento patrimoniale e una maggiore stabilità della governance del nostro Gruppo, insieme a una significativa semplificazione organizzativa e importanti sinergie industriali, che non mancheremo di cogliere nel prossimo futuro.”

Per dare un’idea della complessità dell’operazione compiuta ecco l’elenco degli studi legali che vi hanno lavorato:

Banca di Asti è stata assistita da Pedersoli Studio Legale, per gli aspetti legali, e da Banca IMI, per gli aspetti finanziari.

Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli sono state assistite da Prometeia per gli aspetti finanziari.

Per gli aspetti legali, Weigmann Studio Legale ha assistito Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, i professori avvocati Paolo Montalenti e Oreste Cagnasso e l’avvocato Marco d’Arrigo hanno assistito Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è stata assistita da PWC per gli aspetti finanziari.

 

l.a.

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