Vercelli – Un vercellese si è davvero fatto onore, poco fa, a “L’Eredità”, il popolarissimo gioco a quiz televisivo di Raiuno condotto da Flavio Insinna, E’ l’avvocato Michele Pretti, legale conosciutissimo in città, presidente provinciale delle Acli e componente il coro della Cattedrale: ha sfidato nella prova finale la campionessa, una giovane di Avellino, Viviana e ha purtroppo perso: gli sono state fatali una domanda su Nerone e una sui Beatles. Obiettivamente, le domande rivolte alla campionessa erano tuttavia semplicemente ridicole, rispetto a quelle fatte all’avocato vercellese, che comunque è stato bravissimo.
Pretti ha superato brillantemente la prima prova, in cui si chiedeva si separare personaggi molto conosciuti con i baffi da altri pure conosciuti, ma senza baffi.
Poi ha dovuto affrontare due eliminatorie dirette. Nella prima ha prevalso, con qualche difficoltà, contro una concorrente super brava che si è però arresa alla parola “Lutoterapia” (significa curarsi con i fanghi), nella seconda ha stravinto contro una concorrente assai mediocre, che ha impiegato un’eternità a pronunciare servosterzo.
Poi, nel gioco di indovinare qualcosa in base ad una serie di termini da scoprire di volta in volta, ha visto giusto, dicendo: “Dirigibile”. Ed è così approdato al cosiddetto “triello”, che ha vinto, racimolando 110 mila euro contro gli 80 mila della campionessa in carica Viviana. E così i due si sono sfidati nel match conclusivo: i cosiddetti “calci di rigore”, prova fatale, purtroppo, per l’avvocato Pretti al quale comunque va il “bravo” incondizionato di tutti i suoi concittadini.






Ma non vi siete accorti che è una trasmissione fasulla?
Le domande al campione (già predestinato) sono sempre ridicole ed indirizzate.
Secondo me non c è niente di reale, tutto si fa per lo spettacolo (deprimente).
ED i guadagni sono fasulli(, per me).
Quasi tutte le volte che guardo questa trasmissione,, indovino dall’inizio chi sarà il vincitore..
TV italiana quasi ridicola