In quattro mesi, dal dicembre 2017 al 31 marzo di quest’anno, sono state 20.707 in Piemonte le domande di accesso al Reddito di inclusione (Rei), con un incremento del 64,8% rispetto alle 8.143 presentate nei primi due mesi di attivazione della misura. Di queste 1081 arrivano dalla provincia di Vercelli, il 5% del totale in Piemonte e una incidenza dello 0,59% sulla popolazione dell’intera provincia, dalle quali 1005 sono state caricate ossia ritenute congrue.
È quanto emerge dal secondo monitoraggio della Regione Piemonte che evidenzia come il 55% sia rappresentato da famiglie con almeno un minore e il 35% da nuclei con lavoratori over 55 senza più impiego né protezione sociale. In percentuale lo ha chiesto una famiglia su 50 in Piemonte.
Complessivamente, dopo la prima verifica degli uffici e in attesa di quella dell’Inps, sono state finora 18.922 le domande ritenute congrue, di cui 6.304 già accolte, 5.775 respinte perché prive dei requisiti e 6.943 ancora in sospeso.
Per l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari, che oggi ha presentato i dati a Torino, in piazza Castello, “le cifre dimostrano che andiamo nella direzione giusta perché il Rei intercetta categorie che erano prive di protezione sociale pur avendone bisogno. Certo – aggiunge l’assessore – è uno strumento che va implementato anche in vista del fatto che da luglio vengono meno i criteri familiari con la possibilità di accesso al Rei anche per i singoli”
Ferrari poi conclude: “Già dal primo di giugno sarà possibile, anche per chi è solo, chi è sposato senza figli o chi ha figli maggiorenni, per esempio, presentare la domanda per ottenere la carta REI e l’importo spettante del reddito di inclusione, grazie ai soli requisiti economici ISEE e ISRE del patrimonio. Le risorse saranno erogate dal primo di luglio, data dalla quale il REI diventa una vera e propria misura universale contro la povertà, richiedibile da tutti i cittadini”.
Con questa novità si può stimare che entro la fine dell’anno le domande potrebbero arrivare intorno alle 60-70 mila.
Chiunque ne volesse beneficiare, può rivolgersi al proprio comune di appartenenza per farne domanda.





