“Raccontiamo oggi Angelo Gilardino, le sue passioni, il suo ruolo di spicco come esponente della cultura vercellese, partecipando ad un viaggio che l’Associazione ‘Angelo Gilardino’ in suo nome ha intrapreso con le iniziative de ‘Il legno che canta’. Siamo quindi felici di esserci e onorati che la nostra sede sia stata scelta per l’esposizione: una mostra che non vuole imporsi sulla collezione permanente e neanche dialogare, ma semplicemente armonizzarsi, consentendo al pubblico di apprezzare il territorio sacro e quello profano, rispettosi l’uno dell’altro”.
Così oggi il presidente della Fondazione “Museo del Tesoro del Duomo” Pietro Bellardone all’inaugurazione della Mostra dei tre pittori vercellesi amati in modo particolare da Angelo Gilardino, Enzo Gazzone, Umberto Ravello ed Edgardo Rossaro, che compaiono con trentatré opere dislocate sapientemente all’interno del Museo, tra oggetti d’arte sacra di inestimabile valore storico-culturale. Come ha osservato acutamente l’arcivescovo Marco Arnolfo, intervenuto subito dopo, citando recenti parole di Papa Francesco, questa Mostra accoglie pienamente il messaggio dell’importanza della bellezza dell’arte.

Il sindaco Andrea Corsaro appariva particolarmente commosso perché di tutte le iniziative de “Il legno che canta”, questa era forse quella cui teneva di più. Corsaro ha detto di ave avuto un lungo colloquio con Gilardino a proposito di Umberto Ravello, sulla necessità di far conoscere l’opera di un autore tanto grande quanto dimenticato qual è il capitano degli alpini moto trentaseienne sul Monte Gappa nel 1917. “La mostra che si apre oggi – ha detto il sindaco – in parte esaudisce quel suo grande desiderio e sono felice che il Comune abbia sostenuto il progetto”. Progetto che, ha aggiunto il presidente dell’Associazione “Gilardino”, Marco de Santi deve comunque essere considerato un diapason in grado di accordare una strategia efficace per fare conoscere sempre più questi ed altri artisti di valore ai concittadini vercellesi.
Tra i presenti, anche il chitarrista Luigi Attademo, artista di fama internazionale, oggi fiorentino, ma per molti anni vercellese, che poco prima dell’inaugurazione, sempre per la rassegna “Il legno che canta”, era andato a tenere una lezione agli studenti del Liceo musicale “Lagrangia”.
La Mostra, allestita mirabilmente dallo stesso de Santi con la conservatrice del Museo Sara Minelli e la conservatrice della Biblioteca Capitolare e Silvia Faccin, è impreziosita da musiche dello stesso Gilardino, che i visitatori possono ascoltare osservando i quadri e le esaurienti spiegazioni cartacee e trasmesse in video in loop. La mostra di Gazzone, Ravello e Rossaro si può visitare nelle giornate e nelle ore di apertura del Museo, pagando il nomale biglietto d’ingresso, fino al 30 giugno.






Arte e bellezza dovrebbero,
secondo Papa Benedetto
condurci alla Verità
http://www.cultura.va/content/cultura/it/dipartimenti/arte-e-fede/testi-e-documenti/ravasiart/benedetto-xvi-e-la-bellezza.html
…
1-c.
La bellezza nell’arte
di “Papa” francesco
pare piuttosto laica
..
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2024-02/papa-francesco-udienza-diaconie-de-la-beaute-festival-artisti.html
2-fine