Anche nel lockdown Vercelli è riuscita a celebrare il 25 Aprile

 

Vercelli – Di solito Vercelli celebra il 25 Aprile in tre luoghi-simbolo: al Monumento ai Caduti di piazza Cesare Battisti, in parco Camana, dove c’è il Monumento alla Resistenza di De Bianchi e dove si tiene l’orazione ufficiale e, nel pomeriggio, i  Cappuccini, di fronte alLe scuole “De Amicis” dove c’è il Monumento ai Caduti del rione.

In giorni di lockdown la città è riuscita a farlo lo stesso, ma solo tre esponenti delle istituzioni e delle associazioni partigiane e combattentistiche sono stati autorizzati a prendere parte ufficialmente alla commemorazione della Liberazione: il sindaco Andrea Corsaro, la presidente dell’Anpi Elisabetta Dellavalle e, a nome di tutte le associazioni combattentistiche, il generale Vincenzo Russo.

Con il prezioso contributo dei vigili urbani, Corsaro, Dellavalle e Russo hanno deposto tre corone d’alloro nei tre siti e hanno parlato brevemente ai giornalisti presenti, sottolineando il rapporto tra quei tragici anni, culminati per fortuna con la Liberazione e questi terribili giorni: il pensiero alle famiglie delle vittime del Covid si è associato a quello di chi ha dato la vita per sconfiggere il nazifascismo. Tutto ciò sia nelle parole di Corsaro, sia in quelle della presidente dell’Anpi. Con l’auspicio che la liberazione, stavolta dal Cornavirus, avvenga al più presto.

Bella la frase “Adesso bisogna ridisegnare l’Italia” citata da Elisabetta Dellavalle (come occorrerà fare a emergenza Covid conclusa). La pronunciò la “partigiana Chicchi”, al secolo Teresa Mattei, la più giovane donna eletta nell’assemblea della Costituente e per questa ragione chiamata per molto tempo “la ragazza di Montecitorio”. Scomparsa nel 2013, Teresa Mattei è stata una delle voci più importanti dell’antifascismo Italiano.

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