Anche Cristiana Capotondi al Museo Leone per parlare di lavoro al femminile

La presentazione, da sinistra Negri, Simonelli e Baraggioli

Dopo un anno di sosta forzata, torna l’appuntamento con l’iniziativa, organizzata dal Sistema Culturale Blanderate e giunta al suo quinto anno consecutivo. Sabato 18 alle 17 nel Corridoio delle Cinquecentine del Museo Leone si parlerà del ruolo della donna nel mondo del lavoro, che prende le mosse dalle storiche lotte delle mondariso per il raggiungimento, nel 1906, della più grande e significativa delle conquiste sociali: le otto ore di lavoro.

A presentare … se il lavoro è al femminile il presidente del Sistema Culturale Blanderate Roberto Baraggioli, il critico cinematografico e televisivo Giorgio Simonelli e il giornalista e scrittore Segrio Negri, autore dell’opera La conquista delle otto ore.

Sono molti gli ospiti invitati a parlare di un tema più che mai attuale. Su tutti l’attrice Cristiana Capotondi, protagonista del film di Michele Placido 7 minuti, dedicato proprio allo sfruttamento del lavoro femminile. Insieme a lei Giorgio Simonelli e Marco Grossi, affiancati dalla presidentessa del Job Film Days, Annalisa Lantermo e dalla scrittrice Tea Ranno.

L’iniziativa di quest’anno è inserita nell’ottica della proficua collaborazione instaurata con l’associazione Job Film Days di Torino, in occasione della seconda edizione del Festival Cinematografico Internazionale sulle tematiche del lavoro e dei diritti dei lavoratori, tenutasi nel capoluogo piemontese dal 22 al 26 settembre.

Temi come cinema, racconto, storia e memorialistica saranno proposti in modo multidisciplinare e raccontati con competenza e fascino dai relatori che affronteranno le problematiche del lavoro femminile sulla base delle loro esperienze e sensibilità, offrendo un ricco supporto di contributi filmati, di immagini e di brani letterari.

In particolare Marco Grossi analizzerà l’opera di Giuseppe De Santis, regista di Riso Amaro e di Roma Ore 11, altro film sul lavoro femminile, e anticiperà le linee di progetto del futuro Museo del Cinema Neorealistico. Tea Ranno rivaluterà la figura di Luisa Baccara, l’artista che sacrificò il suo talento sull’altare del suo dispotico amante, Gabriele D’Annunzio.

Il progetto è condiviso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, dal CAAF della CGIL e dalle Fondazioni CRT e Cariplo, per riflettere sulla costante trasformazione della realtà lavorativa, restituendo, attraverso la forza espressiva dei linguaggi cinematografici e letterari, l’urgenza di una riflessione attenta alla contemporaneità fluida che purtroppo viviamo.

Un prossimo workshop tematico sarà finalizzato ad attività di formazione professionale, condotte da esperti del settore cinematografico e letterario e del mondo del lavoro, per sensibilizzare giovani film maker, addetti del settore cinema ed aspiranti scrittori sulla dimensione lavorativa, sulle sue possibilità e su tematiche attuali e urgenti.

Poiché la capienza della sala è limitata, la prenotazione è obbligatoria al 328.0367593 (Sistema Culturale Blanderate). L’ingresso è consentito solo con Green Pass.

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