Alluvione: danni enormi per l’agricoltura in tutta la regione per milioni di euro

I tecnici di Confagricoltura Piemonte nelle giornate di domenica 4 e lunedì 5 ottobre hanno effettuato una prima rilevazione dei danni causati dall’alluvione della notte tra venerdì e sabato scorso nelle aziende agricole maggiormente danneggiate. Tutte le province hanno patito la furia del maltempo, con una maggiore concentrazione e nelle aree risicole tra il Casalese in provincia di Alessandria, Vercelli e il Basso Novarese.

Le aree maggiormente danneggiate in provincia di Alessandria sono Casale Monferrato, Frassineto Po, Balzola, Ovidio.

In provincia di Vercelli la lista dei comuni già rilevati è lunga: oltre al capoluogo troviamo Albano, Asigliano, Balocco, Borgo Vercelli, Buronzo, Caresana, Caresanablot, Carisio, Collobiano, Quinto Vercellese, Formigliana, Lignana, Olcenengo, Oldenico, Arborio , Ghislarengo, Pezzana, Prarolo, Recetto, Vicolungo, Ronsecco, Rovasenda, Salussola, Villarboit, Villata, Motta de’ Conti.

A Novara Confagricoltura ha già rilevato danni a Sillavengo, Mandello, Briona, Landiona, Romagnano Sesia, San Nazzaro Sesia.

Danni anche nel Torinese, a Verrua Savoia, Ivrea, Banchette, Salerano, Fiorano, Strambino, Vestignè e Vische.

Nell’Astigiano è stato danneggiato sono state danneggiate le coltivazioni nel comune capoluogo e ad Azzano, Castello d’Annone, Rocca d’Arazzo, Rocchetta Tanaro e Cerro Tanaro. Lunga la lista dei comuni colpiti in provincia di Cuneo: tutta l’alta Val Tanaro, ma anche la zona dell’Albese, con La Morra, Bra, Cherasco, Castagnito, Barbaresco, Guarene.

Tra le coltivazioni danneggiate mais, soia, colza, riso – anche pregiato riso da seme – sorgo, prati, noccioleti, coltivazioni orticole in pieno campo e sotto serra, vivai, grano saraceno.

 

Oggi il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello, componente della giunta nazionale di Confagricoltura, insieme al direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco e al presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella Giovanni Perinotti, ha compiuto una sopralluogo nelle zone danneggiate insieme all’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa. Con una serie di sopralluoghi nelle aziende danneggiate ci si potuti rendere conto dell’entità del danno, particolarmente rilevante.
“I dati che finora ha rilevato Confagricoltura Piemonte con la sua rete di tecnici – precisa il presidente dell’organizzazione Enrico Allasia – riferiscono di circa 2.850 ettari di superficie alluvionata, per una mancata produzione di oltre 8,6 milioni di euro”.

 

Si tratta di una prima sommaria stima delle perdite di produzione che, data l’emergenza in cui si sta operando, risulta molto approssimativa, con i dati della superficie danneggiata e dell’entità del danno ipotizzato inevitabilmente destinati a salire, anche tenendo conto del fatto che in questo momento non è possibile capire con esattezza quali detriti siano depositati sui terreni allagati e quali operazioni di pulizia e bonifica si renderanno necessarie. Inoltre le rilevazioni di Confagricoltura devono ancora essere completate per le province di Cuneo, Biella e Verbano Cusio Ossola.

Ai danni per il mancato raccolto si dovranno sommare le spese per l’asporto dei detriti, la bonifica dei terreni e il ripristino della fertilità del suolo, oltre alle spese per il livellamento dei campi, per lo scavo dei fossi e dei canali di gronda, per la riparazione o sostituzione degli impianti di irrigazione e della viabilità interpoderale. A questi costi si aggiungeranno quelli causati alle strutture: la furia del vento ha scoperchiato fabbricati, magazzini e serre, con danni pesantissimi.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte ha scritto all’assessore Protopapa sottolineando “la gravità del fenomeno, che accresce le difficoltà di un settore già duramente provato dall’emergenza della pandemia e dalla perdurante crisi dei prezzi delle nostre produzioni. Per questo – sostiene Enrico Allasia – contiamo sull’attenzione della Regione Piemonte per far si che i nostri territori possano ottenere un adeguato sostegno dal governo nazionale, indispensabile per poter superare questa difficilissima emergenza”.

 

Alle rilevazioni di Confagricoltura fano eco i dati in mano a Coldiretti Vercelli Biella: “Stiamo contattando tutti i nostri agricoltori per avere un quadro dei danni e delle problematiche, ribadiamo che siamo a disposizione per chiunque avesse necessità. Abbiamo avuto segnalazione di migliaia di ettari di riso inondato e purtroppo non ancora raccolto tra le province di Novara, Vercelli e Biella; apicoltori che hanno perso quasi duemila arnie in varie parti delle nostre province, una famiglia di pastori di Premosello ha visto affogare 1500 capi e addirittura uno dei loro cani da pastore. In tutte le valli ci sono problematiche: dalla Valstrona, in provincia di Verbania, dove rimangono aree ancora non raggiungibili ed isolate e dove stiamo faticando a metterci in contatto con i nostri agricoltori e allevatori, alla Valsesia, tra le più colpite, che conta diverse frane, con strade interrotte, foraggio perso, mandrie irraggiungibili e danni alle aziende. In provincia di Verbania colpito anche il settore floricolo: serre e vivai hanno danni per milioni di euro alle strutture, alle piante e ai fiori ricoperti di fango, senza contare i macchinari. Anche gli allevatori in pianura sono in difficoltà perché la mancanza di elettricità in alcune zone del novarese ha messo in difficoltà la mungitura, mentre nel biellese l’esondazione del Cervo ha danneggiato campi e pascoli, portando pietre e fango e rendendo i terreni inservibili. Dai primi dati raccolti Coldiretti Piemonte stima danni per oltre 300 milioni di euro. Possiamo calcolare che una buona percentuale sia nelle nostre quattro province, valutando anche il fatto che stiamo ancora stimando i danni ai prodotti stoccati nei magazzini allagati, il costo dei macchinari e delle strutture danneggiate e il valore dei lavori di ripristino e pulizia di campi, aziende e argini”, spiegano Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella e Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara e Vco insieme a Francesca Toscani, direttore di Coldiretti per le quattro province e che nelle scorse ore, con altri rappresentanti delle zone seguite da Coldiretti, ha incontrato il Presidente della Regione Cirio durante i sopralluoghi che ha svolto in Piemonte, per portare le testimonianze e le problematiche del settore agricolo.

 

“A fronte di questa situazione disastrosa è quanto mai necessario il riconoscimento dello stato di emergenza che la Regione ha già inoltrato poiché i danni sono davvero ingenti considerando oltre all’agricoltura anche le infrastrutture. Continueremo il monitoraggio e la conta dei danni, in continuo aggiornamento da parte dei nostri tecnici che stanno prestando aiuti alle imprese coinvolte. Chiediamo anche a enti e istituzioni di fare il possibile per attuare procedure snelle per il loro riconoscimento e il risarcimento. Eventi di questa portata dimostrano ancora più l’urgenza di una attività di prevenzione, come da sempre sosteniamo, a tutela di territori che vivono già soltanto grazie al presidio dei nostri imprenditori agricoli. E’ fondamentale la gestione delle acque e degli alvei dei fiumi per evitare di agire sempre e solo in emergenza, prevenendo gli eventi alluvionali con una rapida programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del tessuto idrografico piemontese. Senza dimenticare che è anche necessario sostenere le nostre aziende con coperture assicurative accessibili senza costi elevati”, sostengono Dellarole, Baudo e Toscani.

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