All’Unione Montana Valsesia la mediazione familiare è gratuita e di facile accesso

La dottoressa Cristina Nigra

Martedì 14, dalle 14.30 alle 17.30, porte aperte al Centro Famiglia dell’Unione Montana Valsesia: verranno fornite a chiunque sia interessato informazioni sui servizi offerti gratuitamente dal servizio di Mediazione Familiare, gestione del conflitto, coordinazione genitoriale e gruppi per genitori separati.

«La mediazione familiare e la gestione positiva del conflitto è fondamentale – spiega la dottoressa Cristina Nigra, mediatrice familiare del Centro Mediana di Novara – per controllare l’escalation conflittuale, che ha impatti drammatici non solo sullo sviluppo emotivo dei bambini e dei ragazzi, ma anche su quello cognitivo cerebrale, come dimostrato da studi recenti».

L’obiettivo è accompagnare i genitori nell’individuazione di accordi condivisi in fase di separazione e divorzio, facilitando così la salvaguardia della responsabilità genitoriale e la condivisione di un progetto comune nel prioritario interesse dei figli. La gestione positiva del conflitto, inoltre, aiuta la coppia in crisi a gestire in maniera positiva i rapporti e a riattivare il dialogo.

Le coppie sono accolte in un ambiente accogliente, riservato, non giudicante, neutrale e indipendente dall’ambito giudiziario. In genere, il percorso offerto ha una durata di dieci incontri ed è possibile, per chi preferisce per problemi di orari e di gestione del tempo, anche effettuare incontri on line.

«Il Centro Famiglia auspica l’interesse non solo da parte di chi vive direttamente situazioni di difficoltà – sottolinea Renata Antonini, responsabile del Settore Socio-assistenziale di UMV – ma anche di pediatri, medici, avvocati, psicologi, educatori e di tutti i professionisti attenti al benessere dei minori. Offriamo un servizio efficace e gratuito, ci auguriamo non vada persa l’occasione di usufruirne per risolvere situazioni di difficoltà».

Per fissare un appuntamento basta chiamare il numero 0163.430371.

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1 commento

  1. La mediazione familiare dev’essere fra tutti i cómpiti uno dei più ardui. Sia per gli assistiti che, soprattutto, per chi deve assisterli tutti (gli assistiti). Non mi meraviglierei che, date le circostanze, qualche convenuto, per soddisfare le proprie voglie, abbia tentato di concupire le dottoresse, senza indagare se avessero il cuore libero oppure marito (o moglie).

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