Alle 6 di questa mattina “scoperto” il grande Crocifisso del Duomo

Il grande velo blu che ricopriva il Cristo scende sotto lo sguardo dell’arcivescovo Arnolfo

Questa mattina, alle 6, il grande velo blu che velava il Crocifisso dell’Anno Milla è lentamente sceso e ha rilevato il Cristo trionfante. Si è così rinnovato uno dei più antichi riti della Chiesa Eusebiana, di cui si hanno testimonianze scritte già nel in un Codice del 1372 custodito nella Biblioteca Capitolare, ma è assai probabile che lo Scoprimento del Cristo sia anche più antico di qualche secolo.

Questa mattina, in un Duomo gremito di fedeli, l’arcivescovo ha parlato di tradizione “millenaria”, dopodiché, prima di incominciare la Messa, è passato a benedire i presenti, aspergendoli con l’acqua benedetta tramite un ramoscello d’ulivo. Nell’omelia, monsignor Marco Arnolfo ha sollecitato i cristiani, riprendendo le parole del Vangelo di Marco (l’angelo che, seduto sulla pietra rotolata via dal sepolcro di Cristo si rivolge “a Maria di Magdala e all’altra Maria”): “Voi non dovete avere paura”.

Tutta la Messa è stata cantata e la resa – creata alla perfezione dal maestro della Cappella Eusebiana monsignor Denis Silano – è stata davvero ammitrevole.

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