Al Civico un convegno per gli 800 anni dell’Ospedale Sant’Andrea

Ospedale Theatrum Sabaudiae 1682

In occasione dell’apertura ufficiale delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Ospedale Sant’Andrea, giovedì 23 al Teatro Civico la Società Storica Vercellese, in collaborazione con Asl e Comune, organizza un convegno che vedrà confrontarsi docenti di alcune tra le più prestigiose università italiane, direttori e conservatori dei musei vercellesi e ricercatori indipendenti.

L’ospedale di Vercelli dedicato a Sant’Andrea e come l’omonima abbazia voluto dal Cardinale Guala Bicchieri a cavallo tra il 1223 e il 1224, ha una storia antichissima di cui l’attuale nosocomio costruito alle porte della città nel secondo dopoguerra è solo l’ultimo tassello. L’antico edificio nacque invece nel suo primo nucleo in quello che oggi conosciamo come Salone Dugentesco, in origine adibito all’accoglienza dei pellegrini prima ancora che alla cura e all’assistenza.

Nei secoli verrà sviluppandosi in tutta l’area che ha per confine via Galileo Ferraris, via Dante, Via Viotti e Viale Garibaldi e che ancora nell’Ottocento sarà accresciuto con la costruzione di Palazzo Tartara. Molti degli antichi edifici sono stati abbattuti o rimaneggiate e oggi sono sede della biblioteca Civica o dell’UPO.

A partire dalle ore 9, dopo i saluti del presidente della Società Storica Giovanni Ferraris, i lavori saranno aperti dal professor Giancarlo Andenna dell’Università Cattolica di Milano e Accademico dei Lincei che, risalendo alle origini duecentesche dell’ospedale, tratterà del fondatore, il famoso Cardinale Guala Bicchieri.

Alla sua relazione faranno seguito Gianmario Ferraris, ricercatore della Società Storica Vercellese che racconterà dei primi tempi di vita dell’ospedale medievale, anche alla luce di nuove ricerche, Antonio Olivieri dell’Università di Torino, che tratterà della società vercellese del trecento e di come l’ospedale iniziò ad interagire con la comunità e Matteo Moro dell’Università di Torino che interverrà sugli aspetti storici e giuridici della gestione dei diritti che vedono confrontarsi il Comune medievale e l’ospedale.

Nel pomeriggio Matteo Tacca, dell’Università di Genova, inizierà a spostare le lancette della storia verso l’età moderna trattando il tema economico del patrimonio fondiario dell’ospedale. A seguire Luca Brusotto, direttore del Museo Leone di Vercelli, porterà alla scoperta di una storia affascinante ovvero come i tesori artistici raccolti presso l’ospedale nel Settecento dal capo farmacista Tommaso Ballocco che aveva istituito un vero e proprio museo, furono un secolo dopo salvati dalla dispersione da Camillo Leone e ora si possano ammirare nel suo museo.

Gianpaolo Fassino parlerà poi della figura del benefattore dell’Ospedale di Vercelli Tancredi Falletti di Barolo e, sempre a proposito di benefattori, Cinzia Lacchia, Conservatore del Museo Borgogna e Laura Berardi, tratteranno della galleria dei ritratti di questi ultimi e della loro futura valorizzazione. Chiuderà gli interventi l’archeologo Fabio Pistan mettendo in evidenza lo sviluppo edilizio dell’ospedale nei secoli anche alla luce dei dati di scavo.

Contestualmente allo svolgimento del convegno, tutti i soci della Società Storica potranno inoltre ritirare l’ultimo numero del Bollettino Storico Vercellese giunto al numero 101. La pubblicazione raccoglie, oltre alle consuete rubriche, approfondimenti e recensioni, i saggi di Giancarlo Andenna, Pierino Piano, Flavio Quaranta e Federico Zorio e le Briciole di Giorgio Tibaldeschi e Debora Guazzoni. Anche in questa occasione sarà come sempre sarà possibile, per chi lo desidera, entrare in contatto con il mondo della storia della città e del territorio vercellese sottoscrivendo la tessera di socio della Società Storica.

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