“Questo è lo specchio dei volti che compongono la nostra Repubblica”. Così il consigliere per l’informazione del Presidente della Repubblica Gianfranco Astori ha definito la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica che si è svolta questa mattina al Civico. La prima dopo il periodo di pandemia che aveva interrotto ogni genee di cerimonia pubblica, la seconda, idealmente, per la città di Vercelli, dopo l’onorificenza conferita direttamente da Mattarella, al Quirinale, a Carlo Olmo.

Quindici le persone insignite della Omri stamane: personalità di spicco del mondo imprenditoriale, della medicina, dell’arte e del volontariato, nonché “servitori dello Stato” (funzionari del governo e carabinieri) che, come ha sottolineato il sindaco Corsaro, hanno fatto ben più del loro dovere anche nelle recenti situazioni di emergenza legate al Covid.

Alla presenza delle massime autorità, tra cui l’arcivescovo Marco Arnolfo, il procuratore della Repubblica Pier Luigi Pianta, il parlamentare Paolo Tiramani e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, il prefetto Francesco Garsia, il sindaco Andrea Corsaro e il presidente della Provincia Eraldo Botta hanno condotto la cerimonia. Inappuntabile speaker Pietro Lucia.

Sono stati insigniti delle onorificenze: l’ex direttore dell’Ascom ed ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Fernando Lombardi (commendatore); l’ex presidente dell’Ovest Sesia Ottavio Mezza (commendatore); il primario della Infettivologia e neo cittadino onorario di Vercelli Silvio Borrè (commendatore); il direttore della Banda Musicale Città di Borgosesia Giancarlo Aleppo (cavalier ufficiale); la dirigente della Prefettura Elena Daghetta (cavaliere), il grande organizzatore degli alpini ed ex presidente del Coordinamento della Protezione Civile Roberto Bertone (cavaliere); la funzionaria amministrativa della Questura e anima della parrocchia di Sant’Agnese nell’aiuto agli “ultimi” Lidia Ciarcià (cavaliere).

E quindi l’organizzatore di missioni umanitarie in Bosnia, con i salesiani, e di eventi a favore delle persone autistiche (come “L’autismo sale in vespa”) Carlo Morandi (cavaliere). E poi il tenente colonnello dei carabinieri Fabio Longhi e, con lui, altri valorosi esponenti dell’Arma, sotto lo sguardo orgoglioso del comandante provinciale colonnello Andrea Ronchey, tutti insigniti del cavalierato, con bellissime motivazioni e premiati dai rispettivi sindaci, Ignazio Casti, di Livorno Ferraris, Roberto Rossi, di Vercelli, ma premiato dal sindaco di Civiasco, Antonio Marini, di Borgosesia, Gino Montinaro, di Vercelli, e il presidente dell’Associazione provinciale Carabinieri in Congedo Salvatore Trapani.

Infine, su scelta fatta “motu proprio” dal Presidente Mattarella, è stato insignito dell’onorificenza di grand’ufficiale al merito della Repubblica per la sua preziosa attività di indirizzo e coordinamento in questo terribile momento di pandemia (come sottolineato dal sindaco Corsaro) anche lo stesso prefetto Francesco Garsia. Gliel’ha consegnata Gianfranco Astori.

(Tutte le fotografie di questo servizio sono di Renato Greppi)






Se questi sono alcuni fra gli italiani di maggior “valore” (non lo metto in dubbio) sul punto di ricevere il riconoscimento da parte di questa “Repubblica del 2021” dovrebbero aver sofferto un attimo di smarrimento!?!