Vercelli piange la scomparsa della professoressa Miretta Levis: con il marito, Carlo Sarasso, uno degli avvocati più importanti d’Italia, era la proprietaria della famosa “stanza napoleonica” nel bellissimo palazzo Avogadro della Motta di via Duomo, dove, appunto Napoleone Bonaparte alloggiò nel maggio del 1800, prima della battaglia di Marengo.
Vercellese (era la figlia del proprietario della grande rivendita di tessuti e arredi della casa “Levis” di strada per Torino), bocconiana, laureata in lingue e letterature straniere, e insegnante nella nostra città, Miretta Levis lascia oltre al marito, la sorella Anna Rosa, la cognata Laura, nipoti e pronipoti.
I funerali saranno celebrati lunedì alle 10,30 in Duomo, dove domani, domenica, alle 18,30, sarà recitato il Rosario.
Grande il cordoglio in città, soprattutto all’interno dei club di servizio di cui i coniugi Sarasso facevano parte: il Soroptimist Club e il Rotary Club. Esponenti dei due club prenderanno parte alle esequie con il labaro. Dice Maria Rita Chiappa, presidente del Soroptimist vercellese: “Da tempo Miretta non riusciva più ad essere presente alle nostre conviviali, ma il suo pensiero era sempre rivolto al nostro club, dove si sentiva in famiglia. Era una donna splendida, ci mancherà tantissimo”.
Davvero toccante la necrologia che l’avvocato Sarasso ha dedicato alla moglie su “La Stampa”: Affranto e sgomento Ti piango, Amore mio di sempre e per sempre e Ti sono grato per gli anni bellissimi che mi ha donato, costruendo insieme il nostro privilegio di sposi”.
Tanta tenerezza e affetto erano stati mirabilmente descritti, con la loro riconosciuta sensibilità, nel bel libro che Paolo Pomati e Luca Villani avevano dedicato alla storica dimora di via Duomo e ai due coniugi. Libro da cui abbiamo ricavato il bel ritratto di Miretta Levis, dipinto da Albert E. Flury, che pubblichiamo a corredo di questo articolo.
