Addio a Gaspare Vogliazzi, era il re dell’insalata russa: creò il regno della gastronomia con genio e signorilità

 

Questo maledetto 2020 si è portato via un altro galantuomo: l’imprenditore Gaspare Vogliazzi. Aveva 89 anni. Lascia la moglie Gabriella e le figlie Paola ed Elisabetta. E’ stato sepolto nella sua Caresanablot giovedì scorso.

La storia del marchio Vogliazzi, diventato uno dei più prestigiosi nel settore gastronomico in Italia, prende il via nel 1948 quando il padre Arturo apre il primo negozio in via Galileo Ferraris, piò o meno di fronte all’attuale macelleria. Nel 1956, l’attività si trasforma da negozio in ditta di produzione e si sposta in corso Magenta, dove Gaspare e la sorella danno vita ad alcuni prodotti che in breve conquistano non solo i gourmet ed ristoranti della città, ma anche quelli delle città vicine: soprattutto lo loro fantastica insalata russa. Con orgoglio, nel sito ufficiale della “Arturo Vogliazzi” si ricordano ancora oggi i cinque furgoni che vennero utilizzati per soddisfare le richieste sempre più pressanti di chi voleva i prodotti di questi veri geni della gastronomia.

E’ il preludio all’apertura dello stabilimento a Caresanablot (1968)  che arriverà ad occupare anche duecento dipendenti e che rimarrà a lungo uno dei “fiori all’occhiello” dell’imprenditoria vercellese, con la Sambonet e con la Cerutti. Il successo ormai nazionale della sua ditta portò Gaspare Vogliazzi nel 1993 all’ambito titolo di “Vercellese dell’Anno”.

Parlando con affetto, commozione e orgoglio del loro datore di lavoro, i dipendenti ricordano che Gaspare Vogliazzi li conosceva tutti per nome, ma proprio tutti, e che li considerava una grande famiglia: quando nel 2004, il Gruppo venne acquistato da Granarolo, fu lui in persona ad intavolare una trattativa che potremmo definire sindacale affinché i suoi dipendenti non fossero penalizzati dal passaggio di proprietà.

Nel 2008 ci su un secondo passaggio di consegne, stavolta alla Fres.co e, nel 2011, la “Arturo Vogliazzi” diventò uno dei simboli-cardine, con “Viva la mamma” della “Piatti Freschi Spa”, leader in Italia dei piatti freschi e snack.

Al di là gel genio imprenditoriale, Gaspare Vogliazzi si è sempre posto come un uomo pacato, garbato, modesto e intelligente, con cui era piacevolissimo conversare. Un uomo che all’occorrenza, a differenza di altri (di troppi) che potevano a loro volta farlo, ma che non lo facevano, era disposto a mettere mano al portafogli per aiutare i simboli della sua città quando navigavano in acque non troppo tranquille: fu lui, ad esempio, a supportare, come sponsor, la Pro Vercelli in uno dei tanti periodi di difficoltà.

E’ uomo che Vercelli e Caresanablot, e, in generale, tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, non dimenticheranno mai.

 

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