Addio all’amatissimo don Eusebio che diffondeva il Vangelo anche con gli sms

Don Costanzo (presente l’arcivescovo Arnolfo) saluta i suoi parrocchiani dopo 54 anni ad Arborio: era il 2015

All’istituto Sant’Eusebio, dove era ospite da 5 anni (e dove diceva regolarmente la messa per gli altri ospiti dell’istituto), si è spento ieri mattina uno dei sacerdoti più amati di tutta l’arcidiocesi: don Eusebio Costanzo. Aveva 96 anni e per 54 anni è stato parroco ad Arborio, il paese che oggi lo saluta con enorme commozione. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14,30 in Duomo (dove oggi è stato recitato in primo Rosario); un secondo Rosario verrà recitato domani, domenica, alle 20,30, nella “sua” parrocchia di Arborio.

Ha scritto la sindaca Annalisa Ferrarotti sulla sua pagina Facebook: “Hai scelto la festa di Maria Santissima per salutarci… sei stato un maestro di vita, lascerai un segno indelebile nella nostra comunità che ti porterà per sempre nel cuore …. arrivederci amato Don Eusebio”.

In tutta l’arcidiocesi don Eusebio era anche famoso perché fin dal 2007, ottantatreenne, egli aveva incominciato a mandare un sms alla settimana ai suoi parrocchiani commentando le Sacre Scritture. Addirittura, come aveva scritto Andrea Zanello su “La Stampa”, quando il paese lo aveva celebrato per i 90 anni, don Eusebio aveva tre cellulari ciascuno dei quali con un gestore telefonico diverso cosicché, quando chiedeva il numero di telefono ad un suo parrocchiano, sapeva regolarsi per l’invio dei suoi sms evangelici. Spesso i destinatari degli sms gli rispondevano, e don Eusebio annotava puntigliosamente e con rispetto le risposte, facendone tesoro.

Originario di Pertengo (dove sarà sepolto lunedì)  don Eusebio Costanzo era stato ordinato sacerdote il 29 giugno del 1949 e aveva festeggiato i 60 anni di sacerdozio undici anni fa, a Caresana, con l’amico fraterno don Giorgio Necco. Con don Necco, don Costanzo condivideva la passione per la musica sacra: aveva imparato a suonare, da autodidatta, il pianoforte e l’organo e per qualche tempo era stato anche direttore del Coro del Seminario.

Subito dopo l’ordinazione sacerdotale, don Costanzo era diventato vice parroco a Confienza, quindi a Casanova Elvo, a Motta de’ Conti e, infine, nel 1961, appunto, ad Arborio, paese che ha lasciato nel 2015, a 91 anni, per andare a ritirarsi all’istituto Sant’Eusebio. Durante i 54 trascorsi ad Arborio (che chiamava con affettuoso orgoglio “la mia casa”), è stato anche insegnante di religione (tra gli anni Sessanta e Settanta) nelle scuole del paese e amministratore parrocchiale a Ghislarengo e a San Giacomo Vercellese.

L’affetto dei suoi parrocchiani, ma dell’intera arcidiocesi (arcivescovi in testa: da monsignor Imberti a monsignor Arnolfo) ed, in ultimo, delle religiose e degli ospiti del Sant’Eusebio,era enorme. Nessuno lo dimenticherà mai.

 

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