A 90 anni ci ha lasciati Dante Cerfoglio, vera istituzione per la scuola vercellese: è stato lo storico maestro prima della scuola Carducci, poi della Gozzano, che ha lasciato nel 1993 quando è andato in pensione. Vedovo dal 2018 della sua cara Laura (a suo volta docente alla Carducci), lascia il figlio Enrico, valente musicista e docente di Musica alla media “Verga”.
Nato a il 16 giugno del 1930 a Vercelli, da una famiglia di umili origini (il padre era un meccanico, la madre una mondariso), Dante Cerfoglio aveva iniziato da giovanissimo, subito dopo il diploma, a insegnare nei paesi del circondario e ai carcerati. Il suo primo posto di ruolo fu a Gifflenga dove, come ricorda il figlio Enrico, riuscì persino a far arrivare una troupe della Rai per una trasmissione radiofonica che, allora, veniva messa in onda dalle scuole, con un buon successo.
Quindi si trasferì alla Carducci, dove conobbe la moglie, Laura Fumero, che faceva la supplente e che Dante Cerfoglio sposò nel 1962. Dopo la Carducci, passò alla Gozzano, dove è rimasto per decenni fino alla pensione. Con orgoglio ha sempre parlato del premio “Merito Distinto” che gli era stato assegnato per riconoscimento dei suo meriti didattici.
Era apprezzato dai colleghi e amato dagli studenti. Il suo insegnamento era tradizionale, ma anche innovativo perché inseriva tra le materie l’attualità, la vita, e, soprattutto il modo con cui affrontarne le inevitabili vicissitudini. Inseriva, soprattutto la musica, ed in ciò, si è dimostrato un grande innovatore. Nelle sue aula si ascoltava spesso Beethoven e Vivaldi. E quando, un giorno, un genitore andò a lamentarsi dal direttore, auspicando che si facesse più matematica e meno Mozart, il direttore, che aveva evidentemente una mente aperta come lui, lo convocò e gli disse: “Maestro, fa benissimo, continui così. La musica è importantissima, continui a diffonderla”.
E il maestro Dante Cerfoglio ha continuato eccome a diffonderla, trasmettendo la passione al figlio che adesso ricorda come il genitore, fino a pochi anni fa, non si perdesse un concerto della Camerata Ducale.
Altre passioni, oltre alla musica, l’aeromodellisno e il motorismo: con la sua “Guzzi”, negli Anni Cinquanta, aveva praticamente girato tutta l’Europa, e le foto scattate durante quei tour giovanili meriterebbero una mostra.
Oggi Vercelli piange un grande docente, ma soprattutto un uomo esemplare che evangelicamente, senza farsi pubblicità, aiutava concretamente le persone bisognose. La data dei funerali sarà decisa nelle prossime ore.





