Addio a Mauro Giudice: architetto innovatore, fu assessore nella prima giunta Baiardi

E’ stato uno degli architetti più importanti, seri e innovatori di Vercelli, ma anche un politico di prim’ordine, per due anni (dal 1975 al 77) assessore all’Urbanistica della prima amministrazione Baiardi. A 73 anni è mancato Mauro Giudice, lascia la moglie Anna e la figlia Benedetta. L’addio si è svolto lunedì nella camera ardente dell’ospedale “Sant’Andrea”: a ricordarlo, alla presenza di degli amici più cari, quello con cui ha condiviso con lui tanti anni di vita, anche professionale: Giorgio Gaietta.

Dopo i due anni passati – quando era ancora giovanissimo – nell’esecutivo Baiardi (in giunta con lui i vari Ezio Robotti, Marco Barberis, Bruno Baltaro, Francesco Leale, Fulvio Bodo), Mauro Giudice ha vinto (con l’amico Gaietta) il concorso in Regione e al loro arrivo a Torino, il primo giorno di lavoro, ad accoglierli il Presidente della Regione Aldo Viglione.

Dopo qualche anno Gaietta era poi tornato a Vercelli (in Provincia), mentre Giudice è rimasto in Regione fino alla pensione, assumendo ruoli sempre più importanti, sino a quello di responsabile della Pianficazione regionale. Con Giorgio Gaietta a altri giovani architetti (ad esempio Giuseppe Devecchi) Giudice è stato anche tra i fondatori dell’Archistudio vercellese, tutt’ora attivo.

A livello politico, è stato iscritto al Pci, ma dopo la Bolognina ha lasciato il partito, come sempre con grande discrezione, nel suo stile. Aveva comunque accettato, sempre per amicizia, di far parte della squadra di governo – con Giorgio Simonelli, Teresio Pareglio, e altri -che il candidato sindaco Giorgio Gaietta aveva annunciato (in caso di vittoria) prima delle elezioni del ‘93: ma Gaietta venne poi sconfitto da Mietta Baracchi Bavagnoli, appoggiata da una Lega (allora di Bossi) praticamente egemone in quel periodo a Vercelli. Successivamente, nel 2014, Giudice avendo aderito a Sel (Sinistra e Libertà) accettato di appoggiare la candidatura a sindaco del giornalista e scrittore Remo Bassini nella lista “Sinistra per Bassini”.

Mauro Giudice era un uomo di grande e raffinata intelligenza, nonché dotato di una finissima ironia. Davvero un galantuomo che mancherà tanto alla sua città.

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