Addio a Giovanni Molinaro, cuoco e “anima” della Bellaria: aveva 75 anni

A 75 anni martedì pomeriggio ci ha lasciati Giovanni Molinaro, fondatore, anima e cuoco della Bellaria. Dipendente per molti anni della Cif, la Concentrazione imprese funebri di Vercelli, Molinaro lascia la moglie Angela  i figli Tania, con Roberto, e Simone, con Giuliana; i nipoti Victoria, Edoardo, Carola con Andrea e il piccolo Edoardo; la sorella Angela con Dorino e la nipote Amalia con i figli Alberto e Aurora. I funerali saranno celebrati giovedì alle 11,30 nella parrocchia delle Maddalene dove oggi, mercoledì’, alle 17,30, sarà recitato il Rosario.

Giorgio Picco, per anni presidente della Bellaria, nonché amico fraterno dello scomparso (con cui condivideva la gestione della cucina del club), ricorda che Molinaro era stato, nel 1971, uno dei quarantotto fondatori del club. “Adesso – commenta con un molta tristezza – siamo rimasti in sedici”. E il neo presidente Cristian Gobbato ricorda che era stato proprio lui a farlo entrare alla “Bellaria”. “Era un uomo – commenta – davvero buono, di una bontà infinita. Da un paio d’anni per problemi di salute non riusciva più a venire al Circolo, ma lo consideravamo sempre con noi. Non lo dimenticheremo”.

Ovviamente appassionato di bocce, Molinaro era un vero “mago”ai fornelli, la sua panissa era richiestissima e prelibata. Ma era soprattutto l’amico che tutti avrebbero voluto avere e, per la Bellaria, una vera bandiera.

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