Ad Arborio Tiramani spiega sei mesi di Governo. Raccolte 2000 firme per la riapertura di oncologia a Vercelli

Sono state più di 200 le persone che hanno riempito la sala polifunzionale di Arborio, lunedì 3 dicembre, per l’appuntamento organizzato dall’onorevole valsesiano Paolo Tiramani.

 

L’occasione è stata utilizzata da Tiramani, che fa parte della Commissione parlamentare sulla Sanità ed è componente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei Servizi radiotelevisivi, per fare il punto dei primi sei mesi di attività di Governo, raccontando le evoluzioni delle leggi e delle norme approvate. Apice delle attività esposte nell’intervento di Tiramani è stato ovviamente lo spazio dato al decreto Sicurezza affrontato con una spiegazione analitica supportata da immagini e slide.

Tiramani si è poi lasciato andare anche a raccontare la sua esperienza personale a Roma, anche attraverso i rapporti con quelli che sono stati definiti “gli insoliti alleati del Movimento 5 stelle”.

 

Il discorso si è poi spostato alle prossime elezioni regionali e amministrative comunali di Vercelli, del 2019, dove i giochi sono ancora in divenire. Presenti anche “amministratori locali ed esponenti del cento destra Vercellese”.

A latere dell’incontro pubblico, poi, la segreteria provinciale della Lega di Vercelli, con Gianpiero Borzoni, ha consegnato a Tiramani c le oltre 2000 firme raccolte per la riapertura del reparto di oncologia del nosocomio vercellese raccolte in 3 giornate grazie ai gazebo. “Le firme sono a difesa di Oncologia e testimoniano una grande attenzione che andrebbe portata da chi amministra la Sanità ai malati oncologici e alle loro famiglie” si legge in una nota.

“Questa  attenzione non c’è stata negli ultimi quattro anni dal momento che dal nostro Ospedale sono letteralmente spariti i letti di degenza per colpa della riforma sfascia ospedali di Saitta (PD) figlia della famigerata legge Balduzzi. Ma non solo, a causa di questa scellerata, che non ha visto trattare tutti gli ospedali allo stesso modo, i malati oncologici oggi sono gestiti nel reparto di Medicina Interna quando avessero necessità di un ricovero, e questo avviene spesso, perchè pensare che un paziente oncologico non possa aver bisogno di un ricovero e di personale specializzato è veramente  lesivo nei confronti dei diritti del malato” aggiungono dalla Lega.

E poi proseguono: “A testimoniare l’enorme ingiustizia che queste riforme volute dal PD hanno ingenerato nei confronti dei pazienti più fragili e delle loro famiglie, è stata ancora una volta la Lega di Vercelli che con una grande mobilitazione cittadina ha raccolto in pochi giorni più di 2000 firme a difesa di Oncologia”.

 

Alla consegna delle firme l’On. Tiramani ha dichiarato: “Il tema del corretto funzionamento dell’iter del paziente oncologico dentro l’ospedale S. Andrea è uno dei temi che porterò al più presto a Roma, assieme alle firme, per sottoporre la questione in Commissione Sanità”. Poi ha aggiunto: “Trovo incredibile di fronte allo sfacelo organizzativo dell’ASL, che è tenuta in piedi solo dal suo personale medico, paramedico e del comparto a cui va tutta la mia stima, che nessuna sigla sindacale o ordine professionale sollevi la questione del percorso del paziente oncologico. Sarà mia cura portare alla Direttrice Generale anche questo tema”.

 

 

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