Acquaiolo caricato da un grosso cinghiale, per fortuna se l’è cavata solo con un livido

Stefano Fedrigo ha 42 anni

 

Vercelli – Disavventura, per fortuna a lieto fine, per Stefano Fedrigo, 42 anni, volto notissimo a Vercelli e soprattutto al rione Isola (è anche dirigente dell’Amatori): oggi, nei pressi di Buronzo, l’uomo è stato caricato da un grosso cinghiale, ma è riuscito a mettersi in salvo rimediando, fortunatamente, solo “un livido e una gamba dolorante”, come racconta lui stesso sulla sua pagina Facebook.

Acquaiolo dell’Ovest Sesia, oggi Fedrigo stava spostando alcuni rami per sgombrare una roggia, quando, all’improvviso, da dietro ad alcune gaggie e robinie è sbucato un cinghiale, probabilmente una femmina che lo ha caricato, temendo forse che Fedrigo potesse nuocere ai suoi cuccioli. ll cinghiale ha emesso un grugnito che l’acquaiolo non dimenticherà mai, e poi lo ha caricato. Fedrigo è stato sbalzato a terra, ma è riuscito a rialzarsi in fretta e a scappare.

Racconto: Fedrigo: “Sono corso via con il cuore in gola. Il cinghiale mi ha inseguito per cinque sei metri, poi, quando si è reso conto che non costituivo più alcun pericolo per i suoi piccoli, ha desistito. Era un femmina sul quintale, ma, allontanandomi ho potuto scorgere anche il maschio che era con lei, un bestione direi da 150 chili, ed i loro piccoli: erano cinque”.

Tre anni fa, l’acquaiolo vercellese, che è un appassionato animalista, ebbe a quest’ultimo proposito molta notorietà perché, sempre facendo il suo lavoro, riuscì a recuperare e dunque a salvare un piccolo falco di palude femmina, che era stato impallinato ad un’ala e ad una zampa da un cacciatore di frodo: lo consegnò alla Lipu di Moncalvo che si prese cura del volatile.

 

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