Il pranzo diventa sospeso. Dopo il caffè, usato nei bar di Napoli dove si lascia pagato un espresso per le persone che non possono permetterselo, il pane lasciato fuori dal negozio a Bussoleno per chi non ha da mangiare, ora è l’intero pasto a poter essere donato a hi in questo momento è in difficoltà economica. Un modo solidale per aiutare le persone meno fortunate.
Accade a Santhià, paese di 10mila abitanti immerso tra le risaie vercellesi. L’idea è nata gruppo facebook “Sei Santhiá se” e vede coinvolti quattro negozi del centro, “Non Solo Pane” di Severina Torchia, Pizzeria “Pizburger” di Ste Si Mati, Gastronomia “Le delizie di Sara” di Sara Giubertoni e “Pasta & Co” di Danilo Tomasello. Il modo per donare è semplice: chiunque potrà lasciare un contributo in uno dei negozi. Il denaro verrá usato per pagare, a prezzo di costo, un pasto per le famiglie in difficoltà.
Ci saranno poi dei volontari che si recheranno negli esercizi suddetti a ritirare “il sospeso” per poi recapitarlo all’interessato che potrà consumarlo a casa sua. Le famiglie bisognose saranno individuate dagli assistenti sociali del territorio e il ritiro e la consegna dei pasti avverrá attraverso i volontari.