Riceviamo e pubblichiamo
Pur grazie ad una votazione “rocambolesca”, Vercelli ha conferito la “cittadinanza onoraria” ad Liliana Segre.
Ne prendiamo atto con soddisfazione, essendo stati tra i primissimi a proporre questo riconoscimento ad una donna coerente e coraggiosa: i vercellesi devono sentirsi onorati di averla, d’ora in poi, concittadina “onoraria”.
Detto questo, ci piacerebbe che venisse anche attuata l’altra parte della nostra proposta: e cioè che Liliana Segre potesse partecipare ad un incontro con gli studenti della città, al Civico, per spiegare alle nuove generazioni che cosa fu costretta a patire, tredicenne, ad Auschwitz: una lezione che sarebbe davvero salutare in tempi come questi di rigurgiti razzisti e antisemiti.
E se la senatrice Segre, vista l’età e considerate tutte le cittadinanze onorarie che in questo momento le vengono offerte, non fosse in grado di gratificarci della sua presenza diretta, si potrebbe organizzare una videoconferenza, facendola poi commentare dai ragazzi con i loro docenti.
Maurizio Randazzo
Enrico De Maria
Vercelli Amica






A mio parere la signora gode ottima salute e andrà’ tranquillamente ben al di la’ dei 100. Potrebbe anche fare il Presidente della Repubblica e almeno bene quanto Mattarella. Quando disse che non ne era all’altezza lo ha fatto per la sua innata e maturata modestia. Quando si e’ definita stanca dava l’impressione di “pensare”: “stufa”. (di essere strumentalizzata, circostanza alla quale accenno’ in un’intervista).