Il vercellese Paolo Ferraris primo flauto nella prestigiosa Orchestra di Colonia

Paolo Ferraris (foto Massimo Tagliafierro)

Paolo Ferraris, ventottenne flautista vercellese di livello internazionale, ha messo a segno un altro colpo rilevante della sua già straordinaria carriera aggiudicandosi il posto di primo flauto, in coabitazione con un’altra italiana, Luna Vigni, di Siena, nell’Orchestra Sinfonica di Colonia, una delle più importanti d’Europa.

Paolo Ferraris e Luna Vigni si sono imposti su un lotto di concorrenti prescelti per le quattro prove di audizione che provenivano da tutto il mondo. In finale, i due flautisti italiani hanno prevalso su due concorrenti spagnoli, uno proveniente dalla Corea del Sud e uno dalla Polonia. Cosicché hanno vinto un contratto a tempo determinato (in tedesco zeitvertrag) che li vedrà impegnati, appunto come primi flauti, al posto dei due attuali (un coreano che ha dato le dimissioni per tornare nel suo Paese, ed una flautista che è andata in maternità) a partire dal prossimo mese di ottobre e almeno per  sette mesi. Si avvicenderanno in opere liriche e sinfoniche nella prestigiosa Gürzenich-Orchester Köln che tra l’altro ha come direttore stabile un flautista francese François-Xavier Roth.

Vincere questa selezione di livello facilmente intuibile equivale a conquistare il primo premio in un Concorso internazionale. Innanzitutto era già importante essere selezionati per l’audizione: i rappresentanti di tutti i strumentisti dell’orchestra (i musicisti stabili sono circa 130) che dovevano scegliere i primi flauti hanno esaminato i curricula di coloro che si erano proposti per l’audizione e hanno selezionato un centinaio di pretendenti. Quindi sono incominciate le prove eliminatorie alla Orchesterprobenzentrum di Colonia, una sala dove spesso prova l’Orchestra. Ciascun concorrente, accompagnato al pianoforte, doveva portare uno dei due Concerti di Mozart per flauto e orchestra; poi,  senza alcun accompagnamento, una quindicina di passi orchestrali (da Strauss e Ravel) in cui il primo flauto ha un ruolo da protagonista. Paolo Ferraris ha suonato il 30 e il 31 agosto e, in finale, il 1° settembre. Dal centinaio di flautisti ammessi all’audizione, i rappresentanti dell’orchestra ne hanno selezionati quindici, e alla finale, suddivisa a sua volta in due fasi e svoltasi all’auditorium della Kölner Philarmonie, sede principale dei concerti sinfonici dell’orchestra, sono appunto arrivati in sei.

Racconta il musicista vercellese: “L’audizione è stata particolarmente impegnativa e l’attesa per sapere se si erano passati i vari turni snervante. Ho riscontrato un’organizzazione semplicemente esemplare, davvero rara e ammirevole. Anche sotto il profilo della sicurezza, viste le norme Covid, tutto è stato svolto in termini inappuntabili. Sono ovviamente felicissimo per questo successo e anche soddisfatto per Luna Vigni: il fatto che due flautisti italiani siano riusciti a prevalere su una concorrenza internazionale tanto autorevole quanto agguerrita è motivo di grande orgoglio”.

Ferraris in un’altra suggestiva inquadratura di Massimo Tagliafierro

E così, tra poche settimane, Paolo Ferraris incomincerà questa nuova ed esaltante avventura. Tra le opere di cui sarà protagonista ci sono due capolavori verdiani, Rigoletto e Traviata, e la Carmen di Bizet. Ma sarà soprattutto intensa la stagione sinfonica. “I concerti e le opere sinora programmate – spiega il flautista vercellese – si svolgeranno con capienza di pubblico ridotta, appunto nel rispetto delle norme Covid. Più avanti si vedrà. Non vedo l’ora di incominciare”.

Di Paolo Ferraris (e dell’altro grande, giovane flautista vercellese, Nicolò Manachino) abbiamo scritto tanto in questi anni. Ora forniamo ai lettori qualche appunto biografico significativo, premettendo che sia Ferraris sia Manachino hanno incominciato da bambini, con l’ottavino, e poi con il flauto, alla “Vallotti”. Ferraris si è diplomato, con il vecchio ordinamento,  nel 2011 al Conservatorio “Giacomo Puccini” di Gallarate sotto la guida del maestro Valentini, e poi, sempre presso lo stesso istituto ha conseguito quattro anni dopo  il diploma accademico di secondo livello. Innumerevoli i diplomi accademici e i successi nei concorsi nazionali e internazionali e gli inserimenti nelle più prestigiose orchestre europee: tra le altre, Ferraris è membro effettivo dell’Orchestra  Giovanile Italiana di Fiesole e dell’Accademia del Teatro alla Scala.

E’ stato diretto dalle più prestigiose bacchette mondiali: da Muti a Lonquich,  da Mehta a Fischer, da Coleman a Placido Domingo. Ha suonato nei più prestigiosi teatri e auditorium e, nonostante il fatto che ormai sia a tutti gli effetti una superstar della musica sinfonica, è rimasto il giovane educato, spiritoso e intelligente che ben conoscono i tanti amici che lo ammirano e che gli vogliono bene, e soprattutto la sua bella famiglia: papà Pino, vero mecenate vercellese, mamma Lella e la geniale sorella Claudia, disegnatrice di riconosciuto valore.

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