Venerdì da Taverna la rilettura irriverente di Vittorio Bobba di 51 opere d’arte

“La prima comunione” opera giovanile di Pablo Picasso, commentata nel libro di Bobba

Cinquantun opere pittoriche e scultoree famosissime (come il Giudizio Universale di Michelangelo o l’Estasi di santa Teresa del Bernini), o anche meno (dal Ritorno del soldato ferito dell’Induno agli Anacoreti nel deserto dell’Annigoni) e talvolta licenziose (come Il peccato di Lossow o Il diavolo di Papefiguière di Eisen). 

Le ha radunate e commentate sapidamente, con voluti e dichiarati toni canzonatori, goliardici, Vittorio Bobba, in un volume edito dalle Arti grafiche “Gallo” che si intitola “L’esegesi dell’arte”. Anche il sottotitolo è ampollosamente sarcastico: “Per una fisiognomica estetica transdisciplinare”. Chiarisce però tutto il sotto-sottotitolo: “Letture critiche fuori dal coro di opere d’arte degne d’attenzione”.

Il libro sarà presentato dall’autore venerdì 25 ottobre, alle 17, nella pasticceria “Taverna & Tarnuzzer” di piazza Cavour; Vittorio Bobba dialogherà con Enrico De Maria.

Non è la prima che Bobba e De Maria presentano un’opera del primo nella pasticceria di piazza Cavour, ma si era sempre trattato di libri gialli che avevano per protagonista l’ispettore Tazio Serravalle esperto balistico. Personaggio in cui Bobba si identifica essendo esperto e appassionato d’armi: tra l’altro è perito balistico del Tribunale. Sessantasettenne, laureato in chimica, Vittorio Bobba è attualmente imprenditore nel settore medicale. In quest nuova opera mette in rilievo la sua grande competenza anche nella storia dell’arte, però prendendo e prendendosi in giro.

Ha scritto l’amico Michele Catalano nell’ispirata prefazione: “Un saggio d’arte che si legge tutto d’un fiato come un giallo e suscita ilarità, anzi fa proprio ridere, come e più di un comics, in un crescendo di situazioni divertenti e paradossali, con un lessico ricco di termini, riferimenti e citazioni sapide e a volte corrosive, che regalano credibilità, freschezza e divertimento alla narrazione. L’Arte è una cosa seria, ne siamo convinti assertori… ma leggendo questo libro sarà davvero difficile restare seri”.

Provocatoria anche la scelta della copertina: l’opera ancora ritenuta scandalosa di Gustave Courbet “L’origine del mondo”,dipinta nel 1866, ma solo da una trentina d’anni esposta definitivamente al Museo d’Orsay di Parigi.

Detto dalla copertina, il “tono” delle “esegesi” esposte nel libro si evince sin dalla primissima opera commentata: “La lettera” di Berthold Woltze, in cui una povera madre affranta dopo la lettura di una lettera, che ha in mano, viene consolata dalla sua bambina. Commenta impietoso Bobba: “Ha appena ricevuto lo sfratto esecutivo dall’ufficiale giudiziario”. Moltiplicate per cinquantun volte questo gioco: divertente, ma anche, coinvolgente. Leggere per credere.

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2 Commenti

  1. Dal principio alla fine,
    viva … l’umorismo
    A proposito dell’. “Origine del mondo. ”
    il dipinto che fu a lungo scandaloso
    per poi diventare non più scandaloso
    ed oggi ritornare censurabile e vietati
    piuttosto scandaloso e offensivo
    verso le categorie-protette
    ( . scandaloso mac… non per la Donna,
    che ci fa un’ottima figura)
    cerco su Google .. e offro questo
    iniziale particolare che definirei:
    “l’origine (=il pensiero)
    dell’origine del mondo”
    e poi …
    …..
    .. se siete un po’ morbosi, cliccate!
    …..
    https://www.google.com/imgres?imgurl=https%3A%2F%2Fcdn.finestresullarte.info%2Frivista%2Fimmagini%2F2023%2F2347%2Fframmento-presunta-testa-origine-du-monde.jpg&tbnid=02eSod1VlCoJuM&vet=1&imgrefurl=https%3A%2F%2Fwww.finestresullarte.info%2Fopere-e-artisti%2Fil-feroce-scandalo-dell-origine-du-monde-di-gustave-courbet&docid=t3DE4NjOeLrS5M&w=1686&h=1352&source=sh%2Fx%2Fim%2Fm4%2F2&kgs=9879033f755087cd&shem=abme%2Ctrie#vhid=02eSod1VlCoJuM&vssid=mosaic

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