Una Pro inqualificabile cede l’intera posta ad un Novara mediocrissimo nel probabilmente più brutto derby che si sia mai giocato, a memoria d’uomo, all’ombra di san Gaudenzio. In tutta la partita abbiamo contato tre tiri: l’unico del Novara, con Bertoncini, che è valso il primo gol e dunque il primo successo della stagione agli azzurri, mentre la Pro ha tirato (da lontano) con Emmanuello al 67’ e ha impegnato (si fa per dire) Minelli, di testa, nel finale con quel Biagetti che continuiamo a vedere, secondo noi, troppo poco in campo.
In presentazione del match, ci eravamo illusi che la squadra di Cannavaro riuscisse a ripetere l’exploit dei primi 35 minuti col Padova, ovviamente implementando il minutaggio di eccellenza. Invece è scesa in campo senza nerbo e idee; il Novara ha a sua volta risposto con speculare mediocrità e se un marziano fosse atterrato oggi al “Piola” di Novara per scoprire che cos’è il gioco del calcio e se ne fosse tornato dopo 45 minuti sul pianeta rosso ben difficilmente sarebbe riuscito a spiegare ai suoi come funziona il meccanismo di questo sport.
La situazione non è migliorata nella ripresa: nella Pro reggeva la difesa semplicemente perché gli azzurri non riuscivano ad impegnarla e, paradossalmente, gli unici pericoli, prima del gol, sono arrivati dalle incredibili papere di un portiere come Rizzo, di solito da lode, ma stasera completamente sfasato.
Ma le noti dolenti sono arrivate soprattutto dal centrocampo che non solo non riusciva a costruire nulla, ma proprio nulla, ma che letteralmente passeggiava di fronte ad avversari che a loro volta non sembravano fulmini di guerra. Tra gli esterni, poi, Pino e Clemente erano un pianto e, in avanti, Schenetti è semplicemente non pervenuto.
Non vorremmo disilludere i tifosi, ma temiamo che la scelta di non andare su un attaccante (dopo aver perso incredibilmente Maggio e aver sacrificato Mustacchio) da affiancare o per far rifiatare Comi si stia rilevando perdente. Siamo alla quarta sconfitta consecutiva e quella di stasera è la peggiore di tutte perché subita da un Novara a sua volta di una pochezza disarmante. Sabato sera arriva il Lecco e la Pro, che ha deluso tremendamente il suo pubblico (accorso in buon numero al “Piola” di Novara) non può permettersi una quinta sconfitta consecutiva perché sarebbe il segnale di una crisi a questo punto già irreversibile. Cannavaro e giocatori devono fare un serio esame di coscienza e la società con loro.
Rosencrantz
NOVARA: Minelli; Bertoncini, Riccardi, Khailoti; Donadio (dal 78′ Ghiringhelli), Di Munno, Ranieri, Calcagni, Agyemang; Ganz (dal 64′ Ongaro), Morosini (dal 78′ Manseri). A disposizione: Negri, Desjardins, Migliardi, Brkic, Jelenic, Attanasio, Cannavaro, Koblar, Camolese, Basso. All. Gattuso.
PRO VERCELLI: Rizzo 4,5; Clemente 4,5 (dall’82’ Biagetti s.v.) Marchetti 5,5 De Marino 6, Pino 4 (dal 58′ Rutigliano 6), Iotti 5,5 Louati 5 (dall’82’ Coppola s. V.), Iezzi 6( dall’82’ Sow); Emmanuello 4,5 Schenetti 4 (dal 58′ Carosso 5), Comi 5,5 . A disposizione: Passador, Dell’Aquila, Gheza, Cugnata, Sbraga, Contaldo, Ronchi, Vigiani, Anton, Serpe. All. Cannavaro: 4
Arbitro: Niccolò Turrini di Firenze; Assistenti Giuseppe Cesarano di Castellammare di Stabia e Giuseppe Luca Lisi di Firenze; quarto uomo Abdoulaye Diop di Treviglio.
Gol: 59′ Bertoncini (N)
Ammoniti: Clemente (PV), Ranieri (N), Ghiringhelli (N), Calcagni (N)
Note: 3096 spettatori, di cui 1241 abbonati. Prima della partita minuto di silenzio (e lutto al braccio) per onorare la memoria del ds del Novara Christian Argurio.





