Da oggi è possibile scoprire i tempi d’attesa in tempo reale del Pronto soccorso sia di Vercelli che di Borgosesia. Inoltre è possibile monitorare a distanza la persona che si è recata in uno dei due Pronto soccorso. Il servizio, che è consultabile online tramite un’apposita sezione, a cui si accede dalla Home page dell’Asl Vercelli (su computer, tablet e smartphone), è stato presentato questa mattina alla stampa nella palazzina dell’Asl vercellese.
Erano presenti la direttrice generale Eva Colombo, la responsabile del Pronto soccorso del “Sant’Andrea”, Roberta Marino, il Direttore della Direzione medica del Presidio Scipione Gatti, il direttore del Distretto Germano Giordano, il dirigente del Settore ICT (Information Communication Technology) Giovanni Di Bonito e i rappresentanti della Hi.Tech Spa, che ha curato l’importante innovazione on line da oggi a disposizone di tutti gli utenti dell’Asl di Vercelli: per l’azienda c’erano l’amministratore delegato Pierluigi Altucci e il responsabile tecnico Francesco Passaro. Con loro hanno lavorato al progetto sull’immediatezza dei dati reali al Pronto soccorso anche il responsabile per lo sviluppo Fabio Tango, con Matteo Fortunati e Riccardo Andreucci.

Ha spiegato questa mattina la direttrice generale dell’Asl: “Sviluppato nell’ottica di miglioramento del rapporto con l’utenza, il servizio è pensato anche per scoraggiare gli accessi impropri al Pronto Soccorso, che sono in continuo aumento”. I dati sono a dir poco sono esplicativi: per quanto riguarda il “Sant’Andrea”, dopo il calo che si era forzatamente verficato tra il 2019 e il 2020 (causa Covid), quando si era passati da 40.728 accessi a 25.249, nel 2021, la cifra era risalita a 29.333, ma adesso il confronto di questo mezzo anno (fino a giugno compreso), rispetto al precedente parla di 17.068 accessi contro 13.471, ben il 26 per cento in più. E a Borgosesia, l’aumento è stato addirittura del 62 per cento.
Tutto ciò a fronte, sempre rispetto al 2019, di un calo vistoso di medici nel Pronto soccorso di Vercelli, passati da diciotto a nove. Per le ragioni che abbiamo visto si impone dunque una drastica riduzione dei ricoveri impropri, sensibilizzando l’utenza. Ed è ciò a cui mira la nuova finestra con su scritto Pronto Soccorso- Situazione in tempo reale (con il simbolo della coce rossa) che compare adesso nella Home page dell’Asl di Vercelli. Cliccandoci sopra compare la scritta “Pronto soccorso – Tempi d’attesa in tempo reale” e si accede alla pagina in cui è possibile visualizzare le tre tipologie di dati, corredata dalle istruzioni per l’uso e da un video tutorial.
Le prime due tipologie di dati fotografano la situazione nel momento in cui si clicca nei Pronto soccorso di Vercelli e di Borgosesia. Cosicché io posso regolarmi e, se non ho un problema obiettivamente grave, che al triage potrebbe venire catalogato tra i codici rosso, arancione o azzurro, posso valutare di rivolgermi al medico di famiglia oppure, dalle 8 di sabato alle 8 di lunedì (e ovviamente tutte le notti), alla Guardia medica, che adesso è stata ripristinata totalmente anche in presenza. Tutto ciò perché i codici bianchi possono anche avere tempi di attesa di sei ore (come stamattina, durante la prova virtuale) e dunque conviene rivolgersi al medico o alla Guardia medica e ottenere la tradizionale impegnativa per una visita urgente.

Per il Pronto soccorso di Vercelli è un periodo particolarmente problematico perché in tre anni, come dicevamo, ha perso i 18 medici che aveva in pianta organica prima del Covid: adesso sono nove, dieci se si conteggia anche la responsabile della Struttura, cioè la dottoressa Marino. Nonostante il calo netto delle presenze in organico, il Pronto soccorso del “Sant’Andrea” è riuscito a mantenere inalterata l’efficienza del servizio sia grazie all’aiuto dei medici del Dea, quindi di volontari di altre reparti che si prestano, con grande ed encomiabile disponibilità, a sostituire, ad esempio, i colleghi della Cooperativa che affiancano i dottori del Pronto, ma in una sola sala.
A Borgosesia, invece, i medici effettivi sono due e il grosso del lavoro è svolto dalla Coop. In conferenza stampa, stamane i vertici dell’Asl e del’ospedale si sono sentiti in dovere di ringraziare tutti i medici della struttura e anche quelli che li supportano in caso di bisogno. Ora per dare loro una mano, fidando nella responsabilità dell’utenza, ma anche con l’assicurazione che al Pronto soccorso “non viene mandato indietro nessuno”, era indispensabile questa nuova strategia adottata sulla Home page dell’Asl, con i controlli della situazione in tempo reale.
Ma il nuovo servizio on line contempla anche una terza, importantissima tipologia, quella della ricerca di un particolare paziente. Mettiamo il caso che io abbia appena accompagnato un familiare al Pronto soccorso. Dopo averlo affidato alle cure dei medici, torno a casa e sono ovviamente preoccupato. Di solito, per avere notizie, l’unica soluzione era quella di telefonare, sperando di trovare un medico o un infermiere per i ragguagli.
Adesso invece, il Pronto soccorso, prima di congedarmi, mi fornisce un verbale di triage su cui è indicato un codice numerico e in cui compare un QR Code: inquadrandolo con il mio smartphone, entro nella sezione “RICERCA PAZIENTE”, scrivo quel codice e mi viene fonita subito la situazione del mio familiare: se è ad esempio se è in assistenza intensiva o semiintensiva, se gli esami di laboratorio sono in corso, se l’esame radiologico è stato fatto oppure no, etc. Il tutto in formula tanto mirata quanto assolutamente anonima. E questo aggiornamento è continuo. Posso anche condividere questi dati con altri familiari e, se non riesco a leggere il QR Code, posso avere informazioni telefoniche comunicando il codice numerico all’interlocutore, che saprà di potermi dare ragguagli su “quel” degente, senza violargli la privacy.
EDM






E’ una moria di medici, ma l’efficienza cresce e presto anche i pasti dei ricoverati rasenteranno la perfezione:
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C.Chaplin, Tempi moderni
https://www.youtube.com/watch?v=uQ7CgezgqJQ