Nel bellissimo rapporto che si era instaurato tra il Comune di Stroppiana guidato dal sindaco Maria Grazia Ennas e il Lupo Bianco, Carlo Olmo, cera un cara figura particolare che aveva dapprima favorito poi cementato questa unione. E questa figura era l’ex calciatore della Stroppianese ed ora allenatore della formazione dei “primi calci” Michele Pancallo. A pochi giorni dal traguardo dei 65 anni, che avrebbe raggiunto il mese prossimo, Pancallo è stato stroncato da un malore improvviso, al casello autostradle di Cassino, mentre stava tornando con il fratello Giorgio da un viaggio nella sua Sicilia, dov’era nato (a Messina), per motivi familiari. Inutile anche l’immediato intervento dell’Elisoccorso.
La notizia che ha sgomentato tutto il paese, è stata comunicata immediatamente sui social dalla sindaca, che ha scritto così: «Michele Pancallo era un uomo buono, gentile, consigliere comunale di minoranza e allenatore dei Lupetti Bianchi, squadra che lui stesso ha voluto e ha gestito sempre. Il Sindaco e l’amministrazione comunale si stringono in un forte abbraccio a Marinella, Luca e Cristina Pancallo. La notizia ci lascia attoniti e costernati e ci fa capire quanto la vita sia davvero un soffio. Fai buon viaggio Michele».
Dall’oratorio di San Michele (di cui Pancallo era una colonna portante ) è stato comunicato che la salma verrà esposta in quella sede, che gli era tanto cara, giovedì dalle 10 alle 14,50. Faranno seguito, alle 15, in parrocchia i funerali. E sempre in parrocchia domani, mercoledì, alle 18, sarà recitato il Rosario.
Oltre alla moglie e ai figli, con Ale e Alè, e al fratello, Pancallo lascia la sorella Giulia, i cognati Renata, Maria, Alberto e i parenti. E tante, tantissime, persone che gli volevano bene per la sua bontà innata, la serenità che sapeva infondere, l’altruismo.
Nel settembre del 2020, Pancallo era stato tra i principali fautori (con l’amico Luigi Falcone) dell’omaggio che la parrocchia di Stroppiana, che allora era guidata da don Leo Lupano, oggi parroco a Roasio, aveva reso a Carlo Olmo, donandogli una targa di ringraziamento, sia per i consistenti aiuti dei dispositivi sanitari anti-Covid alla popolazione, sia perché l’anno prima, il benefattore vercellese era già intervenuto per sostenere la popolazione gravemente colpita dal maltempo.
Quel 9 settembre, era stato comunicarti ufficialmente che la squadra dei più piccoli del paese, proprio in onore di Olmo, si sarebbe chiamata “Lupetti Bianchi”. Il 7 febbraio del 2021, quindi, Pancallo, con i suoi Lupetti e una delegazione dei genitori si era recata a casa di Olmo, in via Delpiano 7, pr consegnare al Lupo Bianco dieci scatolini di prodotti alimentari da distribuire alle famiglie bisognose.
Per questa ragione una volta avvisato della scomparsa di Pancallo, Olmo lo ha celebrato con toccanti parole dalla Sierra Leone, dove si trova in questo momento su invito delle massime autorità di quello Stato africano di cui potrebbe diventare presto console onorario in Italia.