Vercelli – Un forte richiamano all’unità, allo spirito di squadra secondo i dettami della Costituzione, ma anche alla dignità: sono i temi trattati questa mattina durante le celebrazioni per la Festa della Repubblica che si sono svolte in piazza Cavour.

C’era parecchia gente questa mattina nel salotto buono di Vercelli, tuttavia mancavano alcuni dei protagonisti che, nella ricorrenza odierna, era doveroso non solo giusto che ci fossero: i sindaci della provincia di Vercelli. In tutto, i Comuni sono 83, ma stamane in piazza Cavour c’erano sì e no una ventina di sindaci. Tra le annotazioni incoraggianti, la presenza di alcuni sindaci dei ragazzi, come, ad esempio, la sindaca junior di Vercelli, Loredana Gogeanu, con tanto di fascia tricolore, accanto a Maura Forte.

Dicevamo di una mattinata sobria e intensa. Momenti incisivi, l’alzabandiera con l’inno di Mameli cantato dal coro della scuola media “Ferrari”, la consegna di una copia della Costituzione ad alcuni studenti neo diciottenni e, da parte del prefetto Tortora, la proclamazione di un “ufficiale” (la denominazione classifica era “cavaliere ufficiale”) e di un “cavaliere della Repubblica”.

Ne sono stati insigniti due personaggi molto conosciuti a Vercelli: il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Andrea Ronchey, e il vice presidente del Consiglio comunale Sara Vici per le loro carriere ammirevoli, rispettivamente nell’Arma e in Prefettura. Sara Vinci, emozionata, ha ricevuto anche l’omaggio floreale dei suoi due nipotini: Tommaso e Vittoria.
Significativa la presenza, accanto al questore Rosanna Lavezzaro, della moglie di un martire della Repubblica, un indimenticabile servitore dello Stato: Giuseppina Porcaro, vedova del vice questore Francesco Cusano ucciso il 1° settembre 1976 a Biella dal brigatista rosso Lauro Azzolini.
edm





