Vercelli – Ha suscitato una grandissima commozione in tutta la città la notizia della morte di Khadijah Houria, la donna originaria del Marocco trovata morta in casa dai vigli del fuoco, su segnalazione di una vicina, dopo oltre quattro mesi dalla scomparsa, secondo quanto è stato stabilito dal medico legale.
La morte era una oss (operatrice socio sanitaria) in questo momento senza occupazione. La sua scomparsa è avvenuta per cause naturali, ma la popolazione di Vercelli è stata colpita dal dato terribile dei quattro mesi in cui questa donna, questo essere umano, non è stata cercata da nessuno, proprio da nessuno. Khadijah Houria era divorziata dal marito, ma ai vicini aveva raccontato di avere una figlia, in Francia.
Fino a questo momento, nessuno si è però recato all’obitorio dell’ospedale, dove viene custodito il corpo, e anche sui social è partita la richiesta di trovare assolutamente i familiari, in Marocco (la donna era nata il 1° gennaio del 1964 Mohammedia, una località di mare a 25 chilometri da Casablanca) oppure altrove.
In particolar modo ha lanciato un appello su Facebook una sua coetanea, Zaina Zyan, scrivendo, dopo aver postato la foto di Khadijah: “Se qualcuno conosce questa donna, mi contatti”. Intanto, la vercellese Vera Olivieri ha lanciato un appello sempre su Facebook, per raccogliere, tramite il Caf sic, fondi destinati al funerale della donna e al sostegno della famiglia.
Se non verrà rintracciato nessun familiare o parente, l’Asl farà una richiesta al Comune affinché i funerali siano a carico dell’amministrazione comunale.
Pochi istanti fa Viola Olivieri ci ha comunicato che la Comunità islamica sia riuscita a rintracciare due sorelle della donna in Marocco e che la Comunità stessa dovrebbe provvedere ai funerali, in Marocco. Ma aggiunge che la situazione è ancora incerta. L’unica certezza, ci ha scritto, amaramente, Viola Olivieri è che purtroppo Khadijah è morta “come un cane”.