Sentenza di morte per Djalali, l’Upo scrive al governo iraniano per chiedere di salvargli la vita

Il Rettore dell'Upo Giancarlo Avanzi

La drammatica notizia della condanna a morte, per impiccagione, definitiva (leggi qui) che la magistratura iraniana ha emesso nei confronti dell’ex ricercatore dell’Upo Ahmadreza Djalali, sta creando grane sgomento e preoccupazione .

L’ex ricercatore dell’Upo e cittadino onorario di Novara, Ahmadreza Djalali, condannato a morte in Iran

La stessa Università, in una nota, esprime grande sgomento per il fatto “che la magistratura iraniana avrebbe concluso l’iter istruttorio e confermato in via definitiva la condanna a morte del nostro ex ricercatore Ahmadreza Djalali. L’Università del Piemonte Orientale intende ribadire con forza la propria totale contrarietà a tale provvedimento che lede il più elementare diritto universale dell’uomo, quello alla vita e alla propria autodeterminazione”.

Il Rettore Gian Carlo Avanzi ha poi aggiunto annunciando una lettera urgente al governo iraniano: “Come è già stato fatto in passato, manderemo in queste ore una lettera al Governo iraniano per rivedere questa sentenza, che consideriamo inumana e impossibile da accettare. Esploreremo ancora una volta tutte le vie diplomatiche”.

 

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1 commento

  1. E’ venuta a cadere la eventualità di uno scambio di prigionieri con la Svezia e per ciò vediamo decadere a maggior motivo l’ipotesi di scambio con l’Italia che ha soltanto attribuito la cittadinanza onoraria ad Djalali ed inoltre per quanto concerne i numerosi criminali contro la sovranità italiana presenti in Italia oltre a non esser iraniani (neppure ci son passati per caso) e devono ancora esser condannati.

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