Scheda alla platea esaurita del Civico: “Mi batterò per i fragili, per valorizzare il nostro riso, per le periferie. Per tutti i cittadini”

A distanza di cinque anni (era il maggio del 2019), Roberto Scheda ci ha riprovato ad affrontare, con coraggio, la prova del Civico ed è andato vicino all’irripetibile successo di quella sera quando con due liste civiche riuscì a riempire il teatro comunale come per un concerto di San Silvestro della Ducale o dei Mnozil Brass,  palchi e galleria compresi. Ma quella sera del maggio 2019 resterà irripetibile nella storia della politica vercellese: solo il primo Berlusconi era riuscito a fare altrettanto.

Ieri sera c’era la platea esaurita e una regia della presentazione del candidato sindaco, stavolta del centrodestra, molto accorta, curata dall’amico Andrea Adessi. 

Scheda ha parlato in video (registrato) e dal vivo, applaudissimo. E’ stato efficace, sincero e cavalleresco nei confronti del sindaco Andrea Corsaro. “Col quale mantengo -ha detto – un ottimo rapporto personale”. E alle “provocazioni” che invece gli sono arrivate dall’entourage di Corsaro ha detto che non ha alcuna intenzione di ribattere. 

Dicevamo della franchezza del discorso di Scheda. Innanzitutto sul discusso tema Vannacci. Ha detto chiaramente di non condividere la posizione del generale sulle classi differenziate per i diversamente abili. L’ha detto nel filmato in apertura e ribadito anche “dal vivo”, poco dopo alla presenza del segretario regionale della Lega Molinari: “Queste persone fragili – ha detto Scheda – hanno soprattutto bisogno di socializzare, altro che classi separate”.

Ma prima di ogni altra cosa, prima di parlare dei rapporti con Corsaro, di Vannacci, della sua idea di organizzare a Vercelli una “Fiera del riso”, Scheda ha dimostrato grande sensibilità nel ricordare le cinque vittime del lavoro di Casteldaccia, nel Palermitano, chiedendo alla platea un minuto di raccoglimento.

Poi, in due filmati e parlando direttamente al pubblico del Civico, ha accennato ai contenuti del suo programma, scritto a quattro mani con il candidato alla Regione di FdI Carlo Riva Vercellotti e attenzionato anche dal candidato, sempre ala Regione, di Forza Italia Luca Pedrale. Oltre al tema della Fiera del riso, che vuole assolutamente istituire (“Non è possibile che da altre parti si celebri il tarfufo, il vino, il fagiolo, etc, e che noi non siamo in grado di valorizzare il prodotto che ci ha reso celebri nel mondo”). Scheda ha poi detto che si batterà affinché (“Stanno circolando voci che mi preoccupano”) nessun’altra azienda debba abbandonare  Vercelli com’è accaduto per la Sambonet” (e qui è invece chiaro il contrasto con un altro illustre candidato sindaco qual è Gabriele Bagnasco). 

Sull’Università, elogi alla giunta Corsaro che ha trovato, al rione Isola, spazi per la mensa e i laboratori, “ma c’è la necessità di realizzare al più presto un campus”. Sul piano-Kipar, ha quindi ribadito quello che già ci aveva detto nell’intervista rilasciata a Tgvercelli: “Il progetto andava condiviso con i cittadini, le categorie. Cosa che invece non è stata fatta”. Tantissimi i temi affrontati, dallo sport alla cultura alla sicurezza, sempre con il pensiero rivoto soprattutto ai “fragili”: dai profughi pakistani costretti a dormire per terra in piazza Mazzini, alle persone meno abbienti, agli ammalati, agli anziani, ai disabili. Elogi al riconfermato presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Aldo Casalini, per la doppia iniziativa di realizzare prima il Centro diurno per l’Alzheimer nell’ex casa Bertinetti e poi il Centro per l’autismo (in fase di costruzione, con l’appoggio del Comune) al Concordia.

Sulla sanità è stata esplicito: “Se è vero che non è un problema che istituzionalmente compete al Comune, è pur altrettanto vero che il sindaco ha il dovere di battersi affinché sia tutelato il diritto alla salute dei cittadini e quindi va compiuto uno sforzo per pretendere dall’Asl che ciò avvenga, cancellando ad esempio le lunghe liste di attesa per le visite mediche”.

Un tema che Scheda ha affrontato è quello del controllo del territorio, del centro come delle periferie: ha ricordato di quando andava di persona a controllare l’esecuzione dei piani antineve e ha detto che vigilerà sul decoro cittadino. “Ben venga – ha detto – il piano del Comune per ridare dignità alla zona di via Egitto. Le periferie vanno curate, non voglio più vedere un parco come il Baden Powell ai Cappuccini nello stato indecoroso in cui si trova adesso. E se alla periferie riserveremo un’attenzione particolare, altrettanto avverrà per il centro: d’intesa con i cittadini, i commercianti e i titolari dei bar troveremo finalmente una soluzione efficace sul problema delle plance di piazza Cavour che stanno andando a pezzi e che sono pericolose per i pedoni”.

Ma Scheda ha anche “scherzato” sulla sua età, facendo proiettare fotomontaggi in cui compariva al fianco di Winston Churchill e di Garibaldi. “Sono anziano, e chi lo nega? Ma lavoro dieci ore al giorno e ho accettato di candidarmi perché amo questa città e voglio cercare di conferirle sempre più valore agli occhi del Paese”.

Al termine della serata, Scheda ha chiamato sul palco il segretario regionale della Lega Riccardo Molinari, il segretario provinciale Daniele Baglione, il presidente della Provincia (di Fratelli d’Italia) Davide Gilardino e il segretario provinciale di Forza Italia Antonio Prencipe. E poi tutto l’esercito dei 96 candidati al Consiglio comunale delle tre liste che lo sostengono. E come colonna sonora, per rispondere a Corsaro e ad Olmo,  i Coldplay e la conclusiva “We Are the Champions” dei Queen.

Edm

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2 Commenti

  1. È il momento dei grandi progetti
    .. delle promesse
    e, soprattutto, della retorica.
    Dato che la politica
    (quella nazionale, in primis)
    non può neppure fingere
    di tentare di risolvere i problemi
    reali, materiali dell’esistenza,
    si fa leva sulle Emozioni.
    Il Buonismo è protagonista
    assoluto
    del voto a Vercelli
    Vincerà il più buono:??? !
    Chi prevarrà, se non .. ..
    . quello che la sparerà più grossa !?
    .. e …
    Vannacci-il-cattivo,
    con la sua “uscita” (un po’ manipolata)
    è stato di grande aiuto ai “Buoni”,
    provvidenziale,
    non si parla d’altro
    (che l’abbia pagato la sinistra?),
    dopo il suo vero o presunto,
    dichiarato intento ..
    (poi ha detto altre cose
    ben più “originali” ..
    .. che mal si prestano
    al barzellettieri dei bar ..
    infatti nessuno ne parla).
    È un argomento, quello delle classi
    e della costituzione delle medesime
    sul quale, ovviamente
    un sindaco NON puo’ fare NULLA,
    … in generale, sulla scuola
    (e sui “fragili”)
    Proprio come sulle code all’ASL
    Ma si .. molceva il core.
    Nel caso di Scheda, poi,
    non penso voglia seguire
    l’unica strada possibile:
    andare a pregare in Chiesa:
    da buon “socialista”. sarà ateo, no?!!!!?.
    Il progetto di una dieta del riso,
    pur se non tanto originale, ne nuovo
    ed “esclusivo” (qualcuno lo rilascerà?)
    può accontentare .. e scontentare
    i grossi operatori del settore
    gli agricoltori-industriali?
    Non preme di certo a gran parte
    dei semplici cittadini
    ai quali ha concesso
    solo qualche lieve ammiccamento.
    Può bastàr?

  2. Se riuscirà nell’impresa e indosserà,con orgoglio,la fascia tricolore,speriamo trovi tempo e spazio per ascoltare anhe noi residenti del centro storico ( ZTL ) che con le cattiverie portate avanti dall’attuale amministrazione circa i posti auto,la sporcizia,i cassononi non idonei per questa zona,la brutta movida notturna,mai energicamente combattuta,l’invasione dei cami che lasciano ovunque i loro “ricordi”,senza che nessuno sanzioni i loro accompagnatori,l’errato strapotere dei bar che si credono padroni indiscussi del centro
    storico,panchine dove le persone possano sedersi e trascorrere qualche momento in serenità e scambiate e dialogare con il vicino,cambiare il senso di città trasandata,aumentare le gite organizzate nei we per chi vuole godersi una bella cittadina …..ce ne sono di cose da far visitare amche in un sol giorno.
    Grazie.

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