Il prossimo lunedì 23 luglio, alla mattina, a Santhià ci sarà un presidio di protesta davanti all’ex ospedale per chiedere l’immediata riapertura della Radiologia. Al presidio ci sarà anche il Sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio, che ha invitato tutta la popolazione a partecipare.
In una nota diffusa oggi si legge: “È deciso: a meno che nel frattempo Radiologia non riapra o non giungano dalla dirigenza Asl rassicurazioni precise e chiare, lunedì 23 luglio dalle 8 alle 10 si attuerà una protesta davanti all’ex ospedale. Il sindaco Angelo Cappuccio e l’amministrazione comunale ritengono che la pazienza abbia un limite e che ormai siano passati troppi mesi da quando il servizio di Radiologia è stato sospeso”.
“Siamo certi di interpretare le esigenze dei cittadini di Santhià e dei centri vicini – aggiunge il Sindaco di Santhià Cappuccio – con questa protesta a cui invito tutti a partecipare. Nonostante le promesse, da parte della dirigenza dell’Asl, di riattivare il servizio in tempi brevi, a Santhià Radiologia rimane chiusa. È passato tutto il mese di giugno e ormai anche metà di luglio e all’orizzonte non si vedono spiragli di miglioramento, anche se l’Asl aveva prospettato una soluzione per superare, con una direttiva interna, la legge regionale che pone vincoli nella gestione di questo reparto. Attualmente la chiusura di Radiologia ci mette in grave difficoltà in quanto il rischio è che presto il Presidio Sanitario, nato per essere punto di riferimento del territorio, non sia più in grado di svolgere un compito invece strategico specie nell’ottica di una medicina territoriale e di prossimità verso l’utenza”.
Nel comunicato diffuso oggi dal Comune di Santhià sono riassunti anche quelli che sono definiti come i “passaggi salienti e quantomeno incongruenti” della vicenda: “in primo luogo il servizio di Radiologia è stato potenziato nei mesi scorsi, tanto che la struttura dispone ora di due sale Rx, un apparecchio per ecografie e uno per mammografie. In secondo luogo, appena un anno fa si parlava di potenziare la Casa della Salute per evitare di gravare sugli accessi all’ospedale di Vercelli, ma nonostante le promesse il servizio non è stato avviato”.
