Il saluto del Vice Prefetto Raffaella Attianese, trasferita a Torino

Volentieri pubblichiamo il messaggio di saluto del Vice Prefetto Vicario dott.sa Raffaella Attianese, tenuto oggi in occasione del suo saluto alla Città di Vercelli dopo un percorso durato vent’anni. La dott.ssa Attianese è stata infatti trasferita dal 2 ottobre a Torino, alla Prefettura del capoluogo con l’incarico di Vice Prefetto ad occuparsi di emergenza abitativa.

 

 

 

 

Autorità, illustri Sindaci, gentili ospiti, cari amici,

 

è con profonda commozione che, dopo un percorso durato vent’anni, lascio la Prefettura di Vercelli.

Qui sono cresciuta professionalmente, qui ho trovato tanti amici sinceri che sicuramente resteranno e che hanno fatto di me la persona che sono oggi.

Spero che in questo lungo tratto di vita percorso con voi, abbia potuto lasciare una traccia, un segno della mia azione, e che sia stata percepita la volontà di dare un volto umano all’autorità prefettizia, un segno di vicinanza alle persone.

Il mio motto è sempre stato: “prima la persona”, poi il grado, il ruolo, ecc. ecc. spero di essere riuscita a comunicare questa mia priorità, derivante dall’educazione cattolica che ho ricevuto e dalla fede che mi ha sempre animato e sostenuto nei momenti di difficoltà.

Porto con me le esperienze di questi anni, in cui ho vissuto tanti momenti felici e tante esperienze professionalmente appaganti:

una tra tutte, la grande gioia e la responsabilità di accogliere il Presidente della Repubblica Mattarella il 25 aprile 2016, in occasione delle celebrazioni della Festa della liberazione.

 

Ma sono tanti i ricordi che si affollano nella mente, a partire dalle campagne di trasporto del combustibile nucleare irraggiato da Saluggia e da Trino, quando la Prefettura di Vercelli è diventata una delle più importanti d’Italia, dove, insieme all’ISPRA, ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri Guardia di Finanza), all’Arpa, all’ASL, alla Sogin e a tutti gli altri enti coinvolti abbiamo dato un contributo significativo per la messa in sicurezza di questo territorio. Ricordo con orgoglio che, grazie al lavoro di tutti, ed in parte anche mio, l’Italia ha ricevuto i complimenti dall’Ambasciata americana per l’ottimo lavoro svolto.

E come dimenticare le tante notti passate con i colleghi dei Vigili del Fuoco e della Provincia in occasione di emergenze di protezione civile, l’alluvione del 2000, l’allerta valanghe, per citarne solo alcune, con l’indispensabile apporto dei volontari di protezione civile.

 

Poi l’esperienza dei Commissariamenti, una delle sfide più stimolanti ed appassionanti, dove è possibile dare concreta attuazione al principio di leale collaborazione con le amministrazioni locali. In ordine di tempo, sono stata Commissario Straordinario dei Comuni di Scopello, Alagna Valsesia, Caresana, Trino, Ghislarengo, Motta dei Conti, Pezzana e Borgovercelli.

In questi incarichi, ho sempre cercato di salvaguardare la vita delle comunità, con una particolare attenzione alle esigenze dei bambini, dei giovani e delle attività commerciali e industriali. Con quelle comunità è nato un bellissimo rapporto che è continuato nel tempo, in particolare con il Comune di Trino.

 

Penso alla gestione del fenomeno migratorio, che è stato gestito assicurando che non ci fossero tensioni sociali, tutelando la salute pubblica ma anche l’ordine e la sicurezza pubblica. Un lavoro immane, nel quale è stato fondamentale il contributo di tanti, a partire dall’ASL (sono qui presenti la dott.ssa Serpieri ed il dott. Zella, che ben conoscono il protocollo sanitario adottato per tutelare la salute della popolazione), le Forze di polizia, la Croce Rossa italiana ed i Sindaci ove sono stati aperti i Centri di accoglienza.

 

La straordinaria avventura della Pro Vercelli in serie B, che abbiamo accompagnato con l’attività della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo e del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e a cui auguro di tornare presto nella serie cadetta.

 

Mi vengono in mente le problematiche e i quesiti affrontati con i Sindaci e le amministrazioni comunali; le udienze davanti al Giudice di Pace e le animate discussioni con gli avvocati, sempre nel rispetto dei ruoli, in materia di depenalizzazione e di immigrazione; la collaborazione con le Polizie Municipali; le tante vertenze sindacali affrontate con i sindacalisti e i lavoratori, ai quali tante volte siamo riusciti a ridare speranza.

 

L’avvio delle attività dello Sportello Unico Immigrazione, che ho fatto nascere e diretto dal 2005 al 2011, grazie anche al fondamentale apporto di validi collaboratori e collaboratrici, di cui alcuni interinali; le tante persone che ho potuto aiutare in questi anni (con il cruccio di quelle per le quali non sono riuscita a trovare soluzioni).

 

Porterò con me la memoria di innumerevoli testimonianze di uomini e donne delle Istituzioni, degli Enti, delle Associazioni, che operano e agiscono per il bene comune, e sono davvero tanti, più di quanti si creda. Grazie a loro il nostro Paese va, e sono sicura andrà ancora, avanti.

 

“Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”…” (Vangelo di Matteo, 5,37): anche questo è un tratto che mi ha distinto, dire la verità sempre, agire sulla linea della persona, senza prendere in giro nessuno, ho sempre voluto essere chiara, non illudere di avere la bacchetta magica per risolvere i problemi ma metterci sempre il massimo impegno per raggiungere il risultato. È un atteggiamento che mi ha consentito di avere credibilità e stima, anche se a volte mi è costata l’antipatia di qualcuno (pochi, in verità).

 

Sono orgogliosa di aver avuto l’onore di svolgere l’incarico di Vicario nella stessa Prefettura in cui ho lavorato per tanti anni, cosa che mi ha consentito di mettere in pratica alcune delle iniziative che avevo a cuore, soprattutto per consentire al personale di lavorare in un’ambiente armonioso e sereno.

Ringrazio il Prefetto dott. Michele Tortora, con il quale sono entrata subito in sintonia, ho lavorato molto bene con Lui, e mi ha dato piena fiducia riconfermandomi nell’incarico di vicario.

Tra i tanti Prefetti con cui ho lavorato, mi sia consentito un ricordo di Dino Cerenzia, mancato l’anno scorso, uomo e Prefetto esemplare, da cui ho imparato tanto.

Ringrazio i Sindaci, di cui tanti hanno voluto onorarmi con la loro presenza oggi, e il Presidente della Provincia, con i quali abbiamo gestito e risolto tantissime problematiche, sempre in pieno accordo e con reciproca stima e rispetto.

Ringrazio tutti i colleghi delle Forze dell’Ordine e delle Polizie municipali, con i quali ho lavorato fianco a fianco per assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica in tutte le occasioni, in particolare nelle manifestazioni pubbliche, in special modo dopo l’entrata in vigore della circolare Gabrielli.

Ringrazio il personale della Prefettura, senza il quale non avrei potuto raggiungere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e con alcuni dei quali è nata una vera amicizia che sono certa continuerà anche dopo il mio trasferimento a Torino.

Ringrazio gli amici giornalisti, con i quali ho condiviso tanti momenti, ricordo in particolare le maratone elettorali, e con i quali c’è sempre stato un rapporto franco e sincero.

Ringrazio tutte le persone con cui ho lavorato in questi anni, perché dal confronto (e a volte dallo scontro) con loro sono uscita arricchita personalmente e professionalmente.

Grazie al lavoro svolto nella Prefettura di Vercelli, mi è stata offerta questa opportunità di miglioramento professionale alla Prefettura di Torino, dove mi è stato conferito un incarico speciale “al fine di porre in essere tutte le attività necessarie per affrontare le criticità connesse al fenomeno delle occupazioni abusive, sia sotto il profilo della prevenzione che sotto il profilo dell’esecuzione degli sgomberi”.

 

Lascio la Prefettura ma non la città di Vercelli, che mi è entrata nel cuore con i suoi tesori di arte e di umanità, il Sant’Andrea, San Cristoforo, ma soprattutto la sua gente laboriosa e cordiale, e dove lascio il mio cuore.

Continuerò ad essere cittadina di Vercelli, insieme alla mia famiglia, pronta a dare il mio contributo per questa città che ormai è diventata mia, e farò tutto il possibile per renderla più bella e più ricca.

 

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