Sabato a Borgosesia via allo screening di massa con 10mila test sierologici

Il sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani

Sarano due le location che da sabato ospiteranno coloro che vorranno fare il test sierologico a Borgosesi che si è attrezzata con più di 10mila kit che permettono la risposta in 3 minuti.

 

Per dare seguito a questo screening di massa, l’amministrazione guidata da Paolo Tiramani, ha attivato una vera task force di operatori del Comune, a cui si sono aggiunti i rappresentanti della Fondazione Valsesia, Als e Croce Rossa. Così Borgosesia avvierà la prima “indagine epidemiologica a tappeto su tutta la popolazione adulta, caso unico in Italia e già considerato esempio da emulare per molti Sindaci e Governatori”.

 

Il “modello Borgosesia” è di fatto sotto osservazione da tutto il Paese ora, sia per l’iniziativa che ha visto l’utilizzo di alcune strutture per organizzare una sorta di “pre scuola”, dove i bambini possono andare se hanno i genitori che lavorano, sia per i risultati che verranno da questa indagine epidemiologica.

 

“Siamo pronti – dichiara il Sindaco Paolo Tiramani -. Abbiamo scelto la via del massimo rigore per essere certi che tutte le procedure siano corrette e validate.  Il protocollo è stato studiato dal Prof. Faggiano (Ordinario di Igiene all’Università del Piemonte Orientale), autorizzato da Asl 11 ed ha avuto l’approvazione del Comitato Etico – continua il primo cittadino –. L’obiettivo è quello di realizzare uno studio epidemiologico sulla prevalenza della risposta immunitaria al SARS-COV-2  fra i residenti del nostro Comune, per migliorare le misure di protezione della popolazione. Siamo anche primi  – sottolinea Paolo Tiramani – ad aver previsto un percorso in cui, in caso di positività agli anticorpi IgM (soggetti con potenziale in corso), si sarà immediatamente sottoposti a tampone grazie alla presenza di un’area dedicata, gestita dall’Asl con supervisione del dott. Silvio Borrè, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Ospedale di Vercelli”.

 

Le operazioni di screening avranno inizio, come detto, sabato 23 alle 8. La popolazione è stata suddivisa in ordine alfabetico: i test si eseguiranno in due postazioni, al Palazzetto Loro Piana e al Centro Sportivo Milanaccio; il primo giorno saranno esaminati i cittadini i cui cognomi iniziano con A fino a quelli che iniziano con K, nella seconda giornata dalla L alla Z.

 

Il Prof. Fabrizio Faggiano, ordinario di Igiene all’Università del Piemonte Orientale, estensore del protocollo su cui si basa questa indagine epidemiologica, spiega che con questo progetto, intitolato “Prevalenza della risposta immunitaria al SARS-CoV-2 fra i residenti del Comune di Borgosesia” l’Università del Piemonte Orientale e l’Asl di Vercelli mirano a fornire alla comunità scientifica internazionale un importante tassello per ricostruire il complicato puzzle composto dalle caratteristiche del virus, dalla sua trasmissione e dal tipo di risposta immunitaria dell’organismo: con questa indagine, dunque, il Comune di Borgosesia e Fondazione Valsesia offrono, con il prezioso supporto del dott. Loro Piana, una preziosa opportunità agli studiosi di implementare le conoscenze sul virus.

 

Soddisfatto anche il Coordinatore Straordinario Covid -19 dell’Asl 11, dott. Pietro Presti: “Sui test sierologici è fondamentale procedere correttamente per non creare ancor più confusione e false aspettative nella popolazione: in questo caso è stato fondamentale il supporto scientifico dell’Università del Piemonte Orientale, così come la collaborazione dell’Asl. Ringrazio dunque l’Amministrazione Comunale per aver scelto la strada della collaborazione istituzionale, nell’interesse esclusivo della comunità”.

 

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