Sabato 13 maggio al Borgogna l’atteso concerto del Trio Hausopera

Il rinnovato Trio Hausopera – ai coniugi Paola Motta e Alberto Bocchino, pianoforte e chitarra, si è aggiunto il giovane e già quotatissimo vercellese Paolo Ferraris – terrà un attesissimo concerto sabato 13 maggio, alle 21, al museo Borgogna. L’evento si colloca all’interno della stagione concertistica della Società del Quartetto.

Il programma, di grande fascino, prevede L’ouverture da “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini; il coro e duetto atto ii da “Rigoletto” di Giuseppe Verdi; “Toija” (Elegia) per chitarra di Federico Moreno Torroba; Siciliana dalla “Suite op. 2 (pianoforte)” di Astor Piazzolla; “Tango della fine del mondo” di Nicola Campogrande (un pezzo dedicato espressamente al Trio Hausopera dal compositore torinese e
“Cafè 1930” da Histoire du tango (flauto/chitarra) e “Adios Nonino” di Astor Piazzolla.

Con il flautista Michela Mo, ora rilevato da Paolo Ferraris, la pianista Paola Motta ed il marito, il chitarrista Alberto Bocchino, hanno fondato nel 1997  il “Trio Hausopera”, che ha tenuto concerti in ogni parte del mondo.

Paolo Ferraris, vercellese, è  primo flauto alla Gürzenich-Orchester di Colonia. Svolge anche un’intensa attività in veste di concertista co-solista e in formazioni da camera. Ferraris, 31 anni, con Nicolò Manachino, che di anni ne ha 33, è uno dei giovani, ma già affermati flautisti di Vercelli, in questo momento, a livello internazionale.