Ritorna il problema di piazza Mazzini: dove sono le istituzioni?

Da alcuni giorni, come ornai accade con periodica frequenza, piazza Mazzini ritorna ad essere un Cas, cioè un Centro di accoglienza straordinaria fai da te, assurdo e indegno di una città civile.

Con problemi non di poco conto (non ultimo il rischio assai alto che queste persone non sia o vaccinati e dunque potenzialmente pericolose), la piazza centrale, proprio a ridosso della questura, ha ripreso ad “ospitare” (anche se il termine non è per nulla appropriato) richiedenti asilo, costretti a vivere e a dormire lì, accampati su asciugamani e senza alcun servizio  igienico a disposizione. Sappiamo che associazioni religiose e laiche si stanno mobilitando quotidianamente per rendere meno greve le loro giornate. Ma il problema è ben altro: queste persone vanno assistite dalle istituzioni, che non possono far finta che non esistanoi, fidando nell’opera nei privati.

Tempo fa, con la solita generosità, decise di occuparsene Carlo Olmo, sollevando il problema. Pochi giorni fa, il Lupo Bianco è tornato sull’argomento. Adesso, spronati da tanti cittadini, ci ritorniamo anche noi: è possibile che nel cuore della città accada qualcosa del genere, senza che nessuno intervenga? E poi ci sarebbero altre e tante domande a cui nessuno sa (o vuole) rispondere. La principale: perché queste persone affrontano viaggi faticosi, lunghi, difficili, per venire proprio qui? Forse per godere dell’accoglienza che non c’è?

Ma al di là anche delle domande, resta la constatazione che piazza Mazzini non può ripetutamente trasformarsi in un campo profughi. Se il problema esiste si vada alle radici per capire che cosa lo provoca e, nel frattempo, si dia un tetto a questa gente.

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3 Commenti

  1. Domande che sostanzialmente anch’io mi pongo, .. per una risposta vera temo dovremo attendere il NWO .. ma “quale” nuovo ordine mondiale, quello del disordine ?? non si sa
    .. se sarà “quello che non t’aspetti”, tutto si risolverà nel modo migliore, diversamente .. la gabola verrà riassorbita in problemi più generali .. anche in questo caso c’è un lato positivo: non ci accorgeremo di niente.

  2. Se il problema dei profughi fosse aiutare chi ha bisogno.. noi non saremmo di fronte al problema dei profughi.Troverà forse questa preposizione altrettanto astrusa se crede buona la prima ipotesi.

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