Rissa in discoteca nel 2009, ultras del Novara condannati

Dopo quasi 10 anni sono arrivate lo condanne per la vilente rissa davanti al Globo, la discoteca di Borgovercelli, in cui erano coinvolti alcuni ultras del Novara.

 

I fatti risalgono al febbraio del 2009, quando gli agenti intervenuti potevano notare la presenza di un folto gruppo di facinorosi che, alla vista della Polizia iniziava ad inveire verso di loro gridando, con dei veri e propri cori da stadio. Il nutrito gruppo di persone, nel corso della lite, si definiva ”ultras del Novara calcio”.

Gli agenti della Polizia di Stato intervenuta tentò, con notevole difficoltà, di arginare la violenza commessa ai danni del personale della sicurezza, riuscendo a sedare la lite. Nel corso della colluttazione, due soggetti colpirono gli agenti della Polizia di Stato, causando delle lesioni personali; in particolare, uno degli autori che capeggiava il gruppo di persone, definendosi un “capo Ultras del Novara calcio”, ingiuriò il personale della Questura di Vercelli intervenuto, minacciandolo di ritorsioni qualora fosse transitato sul territorio novarese.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Vercelli in collaborazione con la Squadra Mobile e la DIGOS – Squadra Tifoserie di Novara, permettevano di accertare l’identità dei componenti del nutrito gruppo di persone che avevano commesso i gravi fatti; in particolare, dai filmati del sistema di videosorveglianza del locale, le indagini portavano all’identificazione dei facinorosi ed in particolare dei due partecipi che avevano capeggiato il gruppo e commesso i reati in danno dei pubblici ufficiali.

 

I due pluripregiudicati, noti alle Forze dell’Ordine, all’epoca dei fatti erano già stati colpiti dal provvedimento di DASPO emesso dal Questore di Novara, facevano parte di un gruppo di ultras del Novara calcio che, allo stato attuale, è disciolto.

In particolare un 45enne è stato condannato dal Tribunale di Torino ad una pena complessiva di cinque anni, nove mesi e sedici giorni di reclusione, e contestualmente gli è stato revocato il beneficio dell’indulto concesso per altri reati commessi antecedentemente ai fatti oggetto di condanna. Il Tribunale di Torino, nel medesimo dispositivo, applicava al condannato la libertà controllata di un anno e undici mesi. L’uomo è stato reperito, dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara ed è stato arrestato e portato presso la Casa Circondariale di Novara.

L’altro soggetto, um 44enne, ovvero colui che, nel corso dei fatti, si eradefinito il “capo ultrà del Novara calcio è stato condannato, dal Tribunale di Torino, ad una pena complessiva di sette anni e ventotto giorni di reclusione. Anche a quest’ultimo è stato revocato il beneficio dell’indulto per dei reati commessi antecedentemente ai fatti oggetto di condanna. Il 44enne che da poco tempo si era allontanato dal capoluogo novarese, è stato reperito dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Novara nel trevigiano, ed è stato accompagnato alla Casa Circondariale di Treviso.

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