Risolto il problema al campanile pendente di Rozzo

Risolto il problema al campanile di Rozzo, frazione di Borgosesia, che da qualche anno presentava una pendenza di terzo grado (poco meno della Torre di Pisa), e faceva paura ai cittadini. Dopo una prima ipotesi di abbattimento, a seguito di lavori tecnicamente all’avanguardia, da qualche mese è tornato solido e sicuro.

La vicenda è iniziata nel 2017: il sindaco Paolo Tiramani aveva avviato un monitoraggio della staticità del manufatto, allertando anche i Vigili del Fuoco che, a scopo cautelativo avevano predisposto lo sgombero temporaneo delle abitazioni limitrofe alla struttura.

Successivamente, Comune e Parrocchia, in accordo con la Soprintendenza, avevano fatto effettuare una perizia tecnica, per verificare le effettive condizioni statiche: la perizia aveva stabilito che il campanile reagiva benissimo alle sollecitazioni standard, ma avrebbe potuto avere qualche problema in caso di eventi sismici.

La Parrocchia ha deciso quindi di rivolgersi ad un tecnico per individuare l’intervento più opportuno da effettuare a tutela dell’immobile. Il progetto che ha trovato d’accordo tutti, e ha ricevuto il nulla osta anche dalla Soprintendenza, è stato presentato dall’ingegner Gianfranco Peretti, titolare dello studio Peretti e associati di Serravalle Sesia.

«Ho deciso di intervenire su tre livelli – spiega Peretti – le fondazioni, l’interno della struttura ed infine la torre campanaria. Il primo atto è stato sostituire la struttura interna in legno con un’ossatura reticolare in acciaio, ancorata e solidale alla muratura, che ha immediatamente reso stabile la costruzione. Abbiamo poi consolidato la torre campanaria adottando una tecnologia di ultima generazione con strisce in fibre di carbonio in grado di assorbire anche le vibrazioni prodotte da un terremoto. Infine siamo intervenuti sulle fondazioni, realizzando un sistema di micropali, spinti fino a 10 metri di profondità, connessi alla muratura in pietrame con travi e basamento in calcestruzzo armato e l’utilizzo di connettori in acciaio».

«Come Comune, insieme all’assessore Eleonora Guida abbiamo messo a disposizione i nostri uffici per agevolare le pratiche ed abbiamo erogato un contributo suddiviso su due annualità – così Paolo Tiramani – Da parte mia la principale preoccupazione era mettere in sicurezza e rendere tranquilli i cittadini, e infatti la mia prima richiesta è stata la verifica di staticità, dopodiché sono felice della fattiva collaborazione con la Parrocchia, che ci ha portato a conservare un pezzo di storia della nostra città».

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3 Commenti

  1. Di chi è il Campanile? Il problema in questo caso forse è stato risolto grazie alla presenza di Tiramani e alla conseguente mancanza di Peppone. E questa è una prima buona notizia!!! (?), la seconda, giunge a tutti i Borgosesiani che non hanno un Campanile, non abitano vicino al Campanile (dalla parte “sbagliata”) ma una casa, quella si: Borgosesia ha un rischio di sismicità infimo.

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