Tornare alle origini continuando a guardare avanti: un equilibrio tutt’altro che facile da trovare, ma che il XXVII Viotti Festival raggiungerà stasera, alle 21, quando al Teatro Civico di Vercelli sarà protagonista Guido Rimonda, ovvero il solista residente nonché direttore musicale del Festival, nella veste che negli ultimi anni gli è più cara, ossia quella di violino solista e direttore della fedelissima Orchestra Camerata Ducale.
Una serata definibile “di gala”, resa unica dalla presenza del fondatore del
Festival nonché della stessa orchestra Camerata Ducale, anche se questi meriti per così dire “storici” rischiano di far passare in secondo piano il fatto che Guido Rimonda è pur sempre uno dei violinisti più affermati e interessanti della sua generazione, e che i suoi concerti si distinguono per l’originalità e l’eccelso livello dei contenuti artistici. Regola confermata appieno anche in questa occasione: il concerto, dall’evocativo titolo Verso l’anima delle cose, è infatti dedicato interamente a Franz Schubert, del quale Rimonda sottolinea la capacità unica di “trovare l’eleganza del classicismo proprio nel cuore dello spirito romantico”.
La serata si aprirà con lo splendido “Pezzo da concerto in re maggiore D 345”, che fa parte di quellampiccola ma significativa letteratura per violino e orchestra sviluppata da Schubert, e che pare la,perfetta trasposizione in musica dello stile che in quegli anni dettava legge a Vienna, ossia il Biedermeier: un’eleganza fatta tutta di sobrietà e armonia, senza concessioni al fasto e all’eccesso.
Elementi che ritroveremo anche nel secondo brano, ovvero la “Sonata in la minore per arpeggione e pianoforte D 821”, la quale però offre anche un altro importante motivo di interesse: si tratta di una pagina che infatti è nata per uno strumento che oggi non esiste più, ovvero l’arpeggione (una sorta di ibrido tra chitarra e violoncello), proposta qui nella splendida versione curata dal grande e compianto Angelo Gilardino, il quale ha anche aggiunto una cadenza di particolare originalità.
Il sentito e doveroso omaggio a Gilardino precederà la chiusura in grande stile del concerto, affidata – con Rimonda qui nella veste di direttore d’orchestra – all’elegante e delicata Sinfonia n. 5 D 485,mforse la più “contenuta” delle Sinfonie schubertiane riguardo all’organico, ma anche una pagina mirabile per quella composta espressività che ha reso immortale il suo autore.
Nel corso della serata, ci sarà spazio per un’importante raccolta fondi ispirata dal motto “Due occhi per chi non vede”, che contraddistingue il servizio cani guida dei Lions. L’iniziativa benefica:permetterà di far conoscere e di sostenere l’attività della Scuola Cani Guida Lions di Limbiate, che ha finora addestrato e consegnato gratuitamente oltre 2.300 cani guida in tutta Italia e opera al fianco delle persone non vedenti fin dal 1959.






Si può amare l’arpeggione,
e, ancor pià facilmente,
la chitarra;
ma lo strumento principe ..
resta pur sempre il Violino ! (?),
anche per .. i .. collezionisti …
Conferme, sia pur parziali,
a quanto sopra
giungono da Sotheby’s :::
…..
Musica, violino Stradivari del 1714
venduto all’asta per 11,3 milioni di dollari
https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/musica-violino-stradivari-1714-venduto-asta-113-milioni-dollari/AGhK8ZmCenduto all’asta per 11,3 milioni di dollari
Strumenti Stradivari
https://it.wikipedia.org/wiki/Strumenti_Stradivari
06/12/24
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Che melodia in asta.
Sotheby’s punta al record
con uno Stradivari da oltre 10 milioni
di Irene Luzi
https://artslife.com/2024/12/06/asta-sothebys-record-stradivari-oltre-10-milioni/