Non poteva riuscire meglio la prima “uscita” ufficiale dell’Associazione Giovanni Antonio Ranza, ieri, al “Ridotto” de Civico gremito di gente. Tra il pubblico, anche il sindaco Andrea Corsaro, con tanto di fascia tricolore (il sindaco è un grande appassionato di storia) e con alcuni assessori al seguito. C’era anche il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti.

Per il presidente Luigi Sarello, per il portavoce Francesco Radaelli, per Marco Fossale e per gli altri soci dell’Associazione culturale, che si propone di custodire e valorizzare la storia vercellese, con i suoi personaggi e i suoi momenti più significativi, un vero successo.
Il convegno era proprio centrato sulla figura di Ranza il tipografo-giacobino vercellese che tra l’altro è stato il fondatore dell’Amico del Popolo. L’hanno sviscerata il presidente della Società storica vercellese Giovanni Ferraris e il docente universitario torinese Fabrizio Morandini. Il tema era: “Giovanni Antonio Ranza: patriota e rivoluzionario vercellese alla corte di Napoleone”.







E’ stata davvero una giornata importante, da non dimenticare. La figura (ir-ri-pe-ti-bi-le) del Ranza è stata in passato oggetto di infiniti studi (basta accedere un attimo alla biblioteca della Società Storica per averne conferma), compresi quelli, ancora recenti, di VercelliViva, fino a questa neonata associazione che ha ospitato due massimi relatori e, in sostanza, “fondatori”, Associazione che è venuta a sorgere al momento giusto e alla quale farebbero bene ad ispirarsi alcuni fra i neonati partiti, se sinceramente desiderosi di spazzare via quel che di peggio la politica ci ha riservato in questi ultimi tre anni. Il “giovane” Giovanni Antonio Ranza è ancora li a guardarci, con quegli occhioni-a-palla, per nulla arrendevole, anzi indefettibile sui principi basilari di Verità, libertà ed equità sociale, ha, oggi più di ieri, la risposta a TUTTI i complessi quesiti di oggi.