Riapre il Bar d’Italia, ma diventa ristorante: “Casa degli Elefanti”

bdr

 

Vercelli – Dove nove mesi fa c’era ancora il Bar d’Italia, tra via Galileo Ferraris e via Cavour, da oggi c’è un nuovo ristorante che si chiama “Casa degli Elefanti”, in omaggio all’antico nome derivato dalla tradizione secondo cui nel giugno dell’801, Carlo Magno, appena incoronato Imperatore, nel viaggio di ritorno da Roma si sarebbe fermato proprio a Vercelli e avrebbe ricevuto in dono due (ma secondo altre versioni uno) elefanti dal califfo arabo Harun-al -Raschid, protagonista di molte pagine delle Mille e Una Notte.

Sempre secondo la leggenda (che forse è storia), a causa della neve che l’inverno precedente era cadute sulle Alpi, e che non si era  ancora totalmente sciolta, l’Imperatore non potè subito portare gli elefanti (o l’elefante) in Francia: così gli animali rimasero ricoverati per qualche tempo proprio sotto i portici della strada (oggi via Cavour) e il palazzo fu chiamato per secoli “Casa degli Elefanti.

Ora, dopo essere stato Caffè o Bar (prima “Barberis” poi appunto “d’Italia”), ecco che l’edificio diventa ristorante, e riprende il nome di “Casa degli Elefanti”.

L’hanno aperto Giordano Tosi (proprietario del Bar Cavour), Federica Crepaldi, Luisella Sassi e Stefano Bassino, ingaggiando uno chef quotato qual è il napoletano Francesco Agrillo, già chef al “Maccheroni” di Roma, nonché insegnante all’alberghiero di Trino (con una breve esperienza alla Bell’Italia di corso Prestinari). Settanta coperti su due piani (compresi i tavoli esterni), “Casa degli Elefanti” propone la sera un menù alla carta, soprattutto con portate di pesce, ma anche con i classici piatti alla romana, realizzati  in diverse versioni: dalla trippa alla carbonara. Per pranzo invece, menù fisso (ad esempio il piatto unico) con prezzi molto contenuti. Inoltre, cinque dipendenti per una scommessa che i proprietari della Casa degli Elefanti” si augurano vincente.

 

(Nella foto, lo chef Francesco Agrillo con Giordano Tosi)

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