Questa mattina, alla Madonna degli Inferni, è stato tributato l’ultimo saluto ad una grande prof: Orsola Canavero, 73 anni, docente di Storia e Filosofia allo Scientifico era un’istituzione per il mondo della scuola vercellese. Lascia il marito, Giuseppe Perinotti, il figlio Paolo, con Silvia, e il nipote Marco. E poi lascia un esercito di allievi che per anni l’hanno ammirata, e anche un po’ temuta.
La sua preparazione e il suo rigore, che pretendeva anche dai suoi allievi, erano proverbiali. Ex studenti che poi hanno fatto carriera, come, ad esempio, il direttore di “Notizia Oggi Vercelli” Daniele Gandolfi, ricordano che le sue interrogazioni erano veri e propri esami universitari. “Per superarli – dice Gandolfi – dovevo essere preparatissimo. A quei tempi, le su interrogazioni ci terrorizzavano, ma nello stesso tempo ti spronavano. Ed oggi ti rendi conto che aveva ragione lei a pretendere tanto, il massimo, da ciascuno di noi”.
“Dura” e intransigente a scuola, la professoressa Canavero era però sempre aperta al dialogo con i suoi ragazzi cui dava spesso suggerimenti preziosi sul modo di affrontare (e vincere) le difficoltà della vita. “Era un’insegnante favolosa – dice Pier Giuseppe Raviglione, direttore amministrativo e finanziario di banca -. Mi ha dato davvero molto e ha dato molto a tutti i suoi allievi. Il suo amore per l’insegnamento era proverbiale: in tanti possiamo testimoniarlo”.
Tra i suoi ex allievi più famosi, l’ex presidente della Provincia e consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, che conferma: “Ne ero terrorizzato, spesso mi alzavano alle 3 di mattina per ripassare, il giorno dell’interrogazione. Ma, crescendo, l’ho ammirata come nessun’altra insegnante. Con lei ho imparato a informarmi sui fatti, e poi a riflettere. Era talmente dura e intransigente in classe e disponibile, dolce nella vita di tutti i giorni. La vedevo spesso, anche di recente, ed era sempre bello fermarsi a conversare con lei. Mi manca adesso, manca a tutti noi”.
Attiva nel volontariato, la professoressa Canavero era stata un’antesignana nel progetto di alfabetizzazione delle donne straniere promosso qualche anno fa dalla Caritas.
Una figura di riferimento importante per centinaia di vercellesi che oggi le rivolgono un un pensiero, grati per quanto questa prof è riuscita a fare per loro negli anni cruciali della loro formazione non solo professionale, ma anche e soprattutto culturale e umana.





