In Piemonte cala, leggermente, l’indice Rt. Cirio: “Lanciamo una campagna di ricerca di volontari vaccinatori”

Il Piemonte inizia a vedere un leggero cenno di discesa dei contagi con l’indice Rt che si attesta, nella media settimanale, a 1.33 rispetto al’1.41 della scorsa settimana con un appiattimento della curva dei ricoveri ordinari. I dati, che da settimane sono il cardine su cui vengono prese le decisioni sulle fasce di rischio in cui inserire i territori, sono stati comunicati ieri del presidente del Piemonte Alberto Cirio durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove fasi della campagna vaccinale.

Ha detto Cirio: “L’indice Rt è sceso a 1.33, rispetto all’1.41 della scorsa settimana. Questo vuol dire che il virus ha rallentato, anche se il dato dei ricoveri nelle terapie intensive resta alto. Ciò comporta comunque un prolungamento della permanenza in zona rossa che scatta automaticamente quando l’indice Rt supera la soglia di 250 casi ogni 100mila abitanti – oggi siamo all’incirca a poco più di 310 ndr. -”.

Questo per quel che riguarda la diffusione del contagio che, come già accaduto in passato, prosegue nel suo comportamento sinusoidale con curve in ascesa, picchi e poi in discesa. Fatto che, in vista della bella stagione e della diffusione delle vaccinazione, i quali dalle prossime settimane dovrebbero aumentare in numeri e disponibilità, dovrebbero far ben sperare per i prossimi mesi.

Presentando la revisione del piano vaccinale, secondo la Regione necessaria anche dopo le empasse dovute al “caso AstraZeneca”, Cirio ha annunciato il lancio da parte della Regione di una campagna di ricerca di volontari, rivolta a medici, pediatri, odontoiatri, infermieri, assistenti sanitari in pensione, per fare i vaccinatori. “Ricordate il celebre manifesto “I want you” con lo Zio Sam che chiamava i giovani americani al fronte durante la Prima Guerra Mondiale? – ha detto Cirio svelando il manifesto che lancia la campagna di ricerca volontari -. Questa volta il volto è quello di Cavour e ad avere bisogno di voi è la vostra Regione”.

 

Il Piemonte cerca volontari vaccinatori

Il progetto si chiama “Il Piemonte ha bisogno di te”. Prosegue Cirio: “È la nostra campagna rivolta a medici, pediatri, odontoiatri, infermieri, assistenti sanitari in pensione disponibili come volontari a supportare la campagna di vaccinazione, ma anche a centri medici, strutture sanitarie private ed Rsa che vogliano ospitare nei propri locali un centro vaccinale. Sul sito della Regione Piemonte trovate tutte le informazioni per aderire. Il Piemonte ha bisogno di voi”. Ecco il link per chi fosse interessato: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/coronavirus-piemonte/piemonte-ha-bisogno-te

 

Vaccinazioni
Prosegue intanto il potenziamento dei centri vaccinali. Oggi a Vercelli, ha preso il via l’attività del nuovo centro di Santa Chiara (leggi qui), messo a disposizione dal Comune e sono in partenza le nuove convocazioni per la somministrazione delle circa 700 dosi destinate a mondo della scuola, forze dell’ordine e protezione civile, che utilizzeranno il vaccino AstraZeneca appena risdoganato dall’Ema e dall’Aifa.

 

Le date
Le nuove scadenze indicate dal presidente Cirio per la campagna vaccinale sono il 29 marzo, data di inizio della somministrazione della prima dose alle persone tra 70 e 79 anni per i quali, oltre ai centri vaccinali delle Asl, verranno coinvolti medici di famiglia e ambulatori di medicina di gruppo; il 26 marzo, invece, si partirà con la prima dose per le persone estremamente vulnerabili e i disabili gravi (le somministrazioni sono invece già iniziate per coloro che sono ricoverati o in cura ospedaliera), mentre il 29 marzo si partirà anche con i loro conviventi e caregiver. Entro il 15 aprile è previsto il completamento della somministrazione della prima dose al personale scolastico, universitario e della formazione professionale.
Per fine marzo la Regione prevede 20.000 vaccinazioni al giorno, di cui 3500 nei centri privati che hanno aderito attualmente.
Per Cirio “ll Piemonte prova ad accelerare sui vaccini. Dopo lo stop di AstraZeneca, costato circa 25mila dosi rimaste “in arretrato”, la Regione lancia una campagna per recuperare il terreno perso”.

 

Disponibilità
Per quel che riguarda le disponibilità a oggi il Piemonte dispone di 104.000 dosi di AstraZeneca, 16.500 di Moderna e 28.000 di Pfizer. Sono invece 136 i centri vaccinali pubblici operativi e 24 privati in fase di attivazione. Numeri che permetteranno, entro marzo, secondo la Regione, di arrivare a somministrare 20.000 dosi al giorno.

 

Fiducia nei vaccini
Infine la Regione, per tentare di ripristinare la fiducia delle vaccinazioni, incrinati dopo la questione AstraZeneca, lancia un campagna, ideata dall’assessore Matteo Marnati, che vedrà personaggi famosi e volti noti incentivare i piemontesi a vaccinarsi. Al progetto hanno aderito Cristina Chiabotto, Ezio Greggio, Evelina Christillin, Piero Chiambretti, Marco Berry, Alba Parietti e Walter Rolfo, oltre ad altre personaggi famosi. “Abbiamo raccolto volti noti piemontesi, sui social vogliamo lanciare messaggi di fiducia perché crediamo nella scienza e nella ricerca. Vogliamo convincere più persone possibili per raggiungere l’immunità di gregge”. I messaggi saranno trasmessi via social e su un maxi schermo che verrà allestito davanti alla Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino.

A questo link il video con i testimonial di “Il Piemonte di Vaccina”
https://www.facebook.com/watch/?v=165276662080993

 

Dosi avanzate somministrate last minute
Infine, per sfruttare al massimo le dosi e non sprecarne nemmeno una, si fa largo l’ipotesi di somministrazioni last minute con quelle avanzate a causa di rinunce. Un’idea già lanciata dal generale Figliuolo e ripresa anche dal Presidente Cirio: “L’idea non è certo quella di prendere la prima persona che passa per la strada. Abbiamo fatto un overbooking, ma nella categoria di appartenenza: mi iscrivo al last minute e con un messaggio vengo avvisato due ore prima”.

 

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1 commento

  1. Si cerca di far passare, sotto la guida del grande timoniere Mario, il messaggio che con i vaccini diminuisca il “contagio”.. E arrivi poi la Liberte’… tale thesi non viene pronunciata in modo univoco neppure dagli scienziati della Tv… e riluttanti sono pure quelli del Cts… contrari e imbronciati quelli or ora dismessi da tale nucleo.. persino gli sprovvisti di titolo in Medicina (che in certo senso li autorizzerevve a qualche sparata incontrollata).

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